I sindacati contro la Teknoservice, per i lavoratori troppi rischi e disagi: una situazione che “sta aumentando notevolmente i rischi relativi alla salubrità e alla sicurezza dell’ambiente di lavoro”. Guerra aperta contro la ditta appaltatrice che ha in carico la gestione del ritiro dei rifiuti in città: “Il lavaggio mezzi è estremamente carente;
la gru ragno ha la revisione scaduta e non sono stati effettuati i controlli periodici; l’ambiente di lavoro e gli spogliatoi non sono sanificati e igienizzati periodicamente;
l’accesso agli spogliatoi non è sicuro per la prossimità di materiali tossici e pericolosi”. E ancora: “Manca qualsiasi regola che imposti il transito degli utenti all’interno del cantiere; manca la segnaletica interna al cantiere per il passaggio degli automezzi” sono solo alcuni punti elencati che mettono in evidenza le criticità. La segnalazione è partita ufficialmente l’8 luglio da parte della Confederazione Sindacati Autonomi Federati Italiani Sardegna indirizzata alla ditta appaltatrice e all’amministrazione del Comune al fine di risolvere le problematiche esposte. Numerose le “criticità che giornalmente i lavoratori di Capoterra devono affrontare durante le loro ore di lavoro” tra le quali vengono evidenziate anche quelle dei “mezzi adibiti allo spazzamento non presentano un’adeguata dotazione che permetta di trasportare l’attrezzatura da lavoro in sicurezza; l’ecocentro presenta diverse carenze relative alla sicurezza del trasporto del rifiuto e all’incolumità dei lavoratori e degli utenti”.
“Si continua a sprofondare senza sosta. Dai rifiuti, alla cessione della rete idrica ad Abbanoa, manutenzioni stradali, disorganizzazione del settore viabilità” commenta Silvano Corda, presidente della commissione vigilanza, che si rivolge al primo cittadino Garau: “Tragga le conseguenze e chieda scusa ai cittadini”.












