La richiesta è politica – i sardisti “pungono” il sindaco Massimo Zedda forti del loro peso, sono la seconda forza della maggioranza – e trova d’accordo gran parte di commercianti e cittadini cagliaritani. Poliziotti in giro nei rioni? “Ottima idea, d’accordissimo”. In una Cagliari nella quale il tema della sicurezza è, ormai da mesi, ai primi posti dalle chiacchiere al bar fino agli ordini del giorno comunali.
“D’accordo, si instaura un rapporto fiduciario con i poliziotti di quartiere. Le sere chiudo la mia attività entro una certa ora”, spiega Luca Iorio, gioielliere del Corso Vittorio, “i pericoli sono in aumento, è pieno di stranieri che hanno tanti diritti ma nessun dovere”. D’accordo con l’arrivo dei poliziotti di quartiere anche Maria Cristina Fasciolo, titolare di una farmacia: “La città è preda di molteplici situazioni che creano disagio tra i cittadini, in alcune zone non mi sento sicura”. Laura Perreca: “I poliziotti di quartiere sono necessari, non sono tranquilla quando vado via dal mio negozio, non c’è nessun tipo di sorveglianza neanche in centro. Ma anche a Villanova, rione nel quale vivo, i controlli sono assenti soprattutto la sera e la notte”.










