Le riunioni continue di Comitati istituzionali e di Cittadini fino alle ultime Mozioni dei Consiglieri Giuseppe Farris,da una parte , di Ferdinando Secchi, Alessandra Zedda, Roberta Sulis,Stefania Loi,Roberto Mura,Massimiliano Piccoi, Pierluigi Mannino, dall’altra, Ordini del Giorno e inconcludenti discussioni in Consiglio Comunale sono semplici palliativi che non hanno risolto e non risolvono i problemi e le conseguenze della ” malamovida” nata con la prima elezioni di Massimo Zedda Sindaco che si è inventato la “Cagliari, la Città dei tavolini” nelle strade e nelle piazze che, con la scusa di ” Cagliari Città Turistica” ha generato il degrado strutturale, morale e sociale, soprattutto delle classi più giovani e giovanissime non solo della popolazione cittadina e dell’hinterland, ma anche distanti dal Capoluogo e hanno determinato la cosiddetta ” malamovida” all’interno della quale troviamo ogni genere di abuso e di perversione, fino alla droga, alla prostituzione, ai furti ed alle rapine che le Cronache giornalistiche e televisive tutti i giorni ci fanno accapponare la pelle e ci riempiono di preoccupazioni e di paure.Ma nessuno dei Consiglieri Comunali, della Giunta e nemmeno lo stesso Sindaco guardano dentro lo stesso Comune, impossibilitato a porre un freno alle Autorizzazioni di esercizio per la somministrazione di alimenti e bevande, così vengono definite nei vari Atti Ufficiali e nelle ormai illimitate Concessioni di suolo pubblico per sistemarvi tavolini,sedie,ombrelloni,fioriere, lavagne menù di ogni genere, senza la possibilità di un reale controllo della situazione e degli abusivi che ne derivano.
E a fronte di quelli rispettosi delle regole, troviamo operatori che hanno trovato ” l’America ” per fare i loro comodi e i loro affari. Concedi 40 mq. di suolo pubblico con il limite di 33 posti a sedere, come prevede la disciplina vigente, e invece ne 54- 64 – persino 70, perchè sono in bella evidenza le sedie pronte all’uso. E li trovi ogni sera, specie nei giorni festivi e prefestivi, torme di ragazzini che anzichè stare a casa a studiare, come facevamo noi un tempo, a gozzovigliare, a consumare bevande alcooliche a sperimentare altri svaghi. Ma il problema è anche nel manico: tutti i locali hanno le carte in regola? Gli Uffici che dovrebbero controllare la validità dei titoli e dei requisiti riescono a farli? Ormai molti vengono prodotti mediante certificazioni e il personale dei vari uffici coinvolti non sono in grado di effettuare i dovuti controlli anche per gli organici insufficienti per cui, allo scadere dei 15 giorni canonici, i pareri favorevoli vengono registrati con la formula del ” SILENZIO ASSENSO”. Ecco, proprio qui occorrerebbe “mettere il naso”. Basta andare a vedere all’Albo Pretorio On-line nel Sito del Comune e leggere una delle qualsiasi Determinazioni di concessione di suolo pubblico per rendersene conto. Ma agli Amministratori comunali , poco importa, evidentemente. Nemmeno dotare di personale sufficiente nell’organico ridotto all’osso, per consentire di fare i dovuti controlli. Mancano i Vigili Urbani, per esempio, come viene denunciato, anche se producono oltre quattro milioni di euro all’anno in contravvenzioni al Codice della strada e si ha il coraggio di prestarli ai Comuni viciniori per garantire la sicurezza nelle varie Sagre, come Santa Greca o Santa Vitalia. Allora , è giunto il momento di dire ” basta” :Sindaco Zedda, Giunta Municipale, Consiglieri Comunali risolvete questi problemi e fate rispettare le regole: sono uguali per tutti !!!











