Eccolo, uno delle centinaia di sardi che non si è piegato ai solleciti spediti da Abbanoa e, alla fine, ha vinto. Pierpaolo Cogotti, impiegato di Sestu, ha ricevuto una sfilza di lettere da parte della società idrica: pagamenti antichi, antichissimi: “Uno del 2007, addirittura, più due del 2011 e uno del 2012”. Attenzione, però, perchè Cogotti sostiene di avere pagato sempre ogni singola bolletta: “E, infatti, le quattro richieste facevano riferimento ad altrettante bollette che non ho mai ricevuto”. Colpa delle Poste o di Abbanoa? Fa poca differenze, anche perchè le richieste di saldare i presunti debiti le ha ricevute ben oltre i cinque anni segnati come tempo massimo prima della tagliola della prescrizione: “Non ho pagato e mi sono informato molto bene. Adiconsum Cagliari mi ha dato una grossa mano d’aiuto, ha studiato il mio caso e, alla fine, ho vinto”. La vittoria, cioè il non dovere scucire nemmeno un centesimo, è stata certificata dalla stessa Abbaona.
“Mi è arrivata una lettera dove è stato riconosciuto l’errato invio delle richieste di pagamento”. Cogotti ha fatto valere i suoi diritti, e l’invito che lancia è chiaro: “Prima di pagare accertatevi sempre se dovete davvero mettere mano al portafoglio. Ogni cittadino ha il diritto di eseguire una verifica e di capire se sia, davvero, dalla parte del torto”.











