Servizio Civico, beffati 700 disoccupati sardi selezionati dagli organismi senza finalità di lucro dell’isola. Le graduatorie erano state stilate a marzo del 2013, e l’avventura lavorativa sarebbe dovuta partire un mese dopo, ad aprile. Ma una serie di problemi burocratici hanno allungato i tempi. “A distanza di quasi un anno dall’approvazione dell’elenco dei progetti di servizio civico volontario – spiega Emanuela Pusceddu, portavoce del Comitato Servizio Civico – ecco l’ennesima beffa: tutto bloccato a causa del patto di stabilità”.
E’ passata poco più di una settimana dalla tanto agognata stipula delle convenzioni tra la Regione Sardegna e gli oltre 130 enti risultati idonei a offrire un’opportunità lavorativa ai circa 700 disoccupati sardi selezionati dagli organismi senza finalità di lucro dell’isola. E quando tutto sembrava finalmente giungere a una degna e giusta conclusione dopo un iter a dir poco assurdo, ecco arrivare ieri l’ennesima doccia fredda. Agli enti ospitanti è arrivata una mail che annunciava il blocco degli impegni e dei pagamenti relativamente al sostenimento della spesa per il rispetto del Patto di Stabilità (Delibera G.R. n. 1/30 del 17.01.2014 – Patto di stabilità interno 2014. Direttive per l’assunzione della spesa).
“Siamo di fronte all’ennesima buffonata – aggiunge la portavoce del Comitato – si tiene a precisare che in alcune associazioni i ragazzi hanno già intrapreso l’attività lavorativa. Sentiti i funzionari che si occupano del servizio civico volontario, tra l’altro gentilissimi e costernati anche loro per ciò che sta accadendo, sembra si possa essere ottimisti sulla concessione di una deroga al patto di stabilità che possa permettere il proseguimento e l‘effettivo avvio dei progetti. Siamo per l’ennesima volta in mano ai signori politici: dimostrino di sapere cosa significhi effettivamente fare politica, ossia preoccuparsi dei problemi dei cittadini e non scaldare poltrone inutilmente. Attendiamo dunque questa deroga che si spera arrivi in tempi brevissimi. Già in passato domandammo garanzia sui tempi e sull’erogazione dei fondi, chiarezza nelle informazioni e correttezza da parte della Regione Sardegna. Le peripezie di questo bando sono innumerevoli e assurde ;i giovani disoccupati sardi e gli enti no profit non meritano di essere per l’ennesima volta vittime della burocrazia e delle inefficienze dell’amministrazione regionale”.











