Meglio conosciuto come Bujumannu, noto artista di fama regionale, quando non canta sul palco si diletta ad arredare ciò che oramai è diventato un vero e proprio villaggio ed è meta di ritrovo per tanti appassionati della natura e della spiritualità. Classe 1973, da sempre si è contraddistinto in paese per la sua visione che va ben oltre gli aspetti comuni: la natura intesa come filosofia di vita, un mondo da speculare e raccontare secondo i canoni semplici e diretti dell’essenza, da rappresentare coordinando proprio ciò che la natural zone offre. “È nato tutto tre anni fa, nel 2020 durante la pandemia. In quel periodo ho riscoperto il piacere delle sane passeggiate tra le campagne di Serramanna e alla ricerca di posti che frequentavamo da piccoli nel fiume, anzi nei fiumi, visto che a Serramanna sono due i corsi d’acqua che attraversano il nostro territorio. È così che abbiamo iniziato a frequentare il magico Rio Leni” racconta Pireddu “un posto che è sempre stato vissuto e frequentato sin dalle origini del nostro territorio grazie alle sue acque limpide e a is carroppus. Era anche l’unico modo per incontrarci tra amici senza essere additati come persone che non rispettavano le direttive imposte dal governo”. Si parla del periodo in cui tutto era proibito per fuggire dal virus che aveva messo ko il mondo intero: “È così che abbiamo iniziato a ripulire una parte del Rio Leni da spazzatura di ogni genere, plastica, vetro, lattine, eternit, sanitari, pompe per l’irrigazione e chi più ne ha più ne metta. A poco a poco abbiamo iniziato a recuperare una bella parte del fiume creando un “percorso” tra le canne che la fanno da padrone e realizzando delle zone relax, con tante opere d’arte create usando solo gli elementi della natura, costruendo capanne di riparo, percorsi, eliminando rovi e canne che ostruivano il letto del fiume e sostituendole con piante autoctone, tanti fiori, e qualche albero. Ora, dopo tre anni e dopo varie incursioni di teppisti, dopo diversi incendi che ci hanno distrutto quasi tutto, è diventato un posto dove diamo sfogo alla nostra creatività, anche alcuni visitatori danno il loro contributo disegnando pietre e/o lasciando “offerte creative”, e dove poter passare un po’ di tempo ad ascoltare in silenzio i suoni della natura”. Non sono infatti mancate le irruzioni da parte dei vandali che, quasi per dispetto, hanno cercato di annientare l’oasi. I protagonisti del benessere tutto green, però, non si sono arresi e hanno ripristinato ciò che l’inciviltà aveva danneggiato.
“Un “giardino” che noi abbiamo denominato “Villaggio di ZENaRio Leni” dove si può, per qualche ora dimenticare la “pesantezza” della negatività che ci circonda.
A custodire e lavorare al villaggio solitamente sono in tre Andrea, Simone e Mondo, ma nel tempo sono state tante “le anime gentili che ci hanno dato una grossa mano d’aiuto. Il nostro obiettivo anzi il nostro sogno è quello di creare uno spazio per la comunità di Serramanna e, perché no, riuscire a coinvolgere anche i giovani e in meno giovani per ampliare il percorso, tenere in sicurezza il letto del fiume e per poterci incontrare, scambiare idee, per chiunque voglia usufruire di un posto dove poter passare dalle ore in pieno relax. Preservare e vivere di più un posto così bello e magico, che fa quasi tristezza vederlo abbandonato. Per avvicinare tutti al rispetto della natura e dell’acqua bene prezioso e inestimabile”.
Di recente sono stati piantati 30 tulipani, 6 giacinti, 2 fresie, 75 iris: una volta fioriti regaleranno una magia in più al luogo che, nonostante la mano malevole dell’uomo, conserva quella maglia che solo la natura può regalare.











