Dai vari cespugli, resi quasi inaccessibili per via delle piante di fichi d’india, si accede ad un anfratto teatro di dolore, sofferenza e dipendenza. E’ allarme eroinomani in città, non è certo una novità, ma è un malessere che si sta diffondendo sempre più anche in altre zone del capoluogo. In via Liguria, proprio a poche centinaia di metri dal SerD dell’Asl 8, c’è un angolo nascosto, che in silenzio, tra le auto che sfrecciano e i passanti con cane al seguito, rappresenta uno scorcio terribile di degrado, fortemente contestato dai residenti. Cittadini che non accettano che a cielo aperto, davanti alle case e al marciapiede, tra anziani e mamme ammutoliti, ci sia il viavai impressionante di giovani tossicodipendenti. Quell’angolo dimenticato da tutti, è invaso dalle siringhe sporche, boccette di metadone, liquido iniettabile: immagini choc quelle che vi proponiamo, la logica conseguenza del dissenso generale per una situazione paradossale.
ALLARME EROINA. C’è ancora chi non vuole credere che l’eroina sia una droga superata, ma non è affatto così: con appena pochi euro, al massimo dieci, tra via Timavo, Seruci o Mulinu Becciu, si compra la dose. Le vicine farmacie del quartiere di San Michele e Is Mirrionis, non fanno in tempo a caricare nei distributori automatici i pacchi di siringhe, acquistabili singolarmente a un euro. Il resto è presto fatto, ci si apparta, non importa se si viene visti o osservati, si prepara l’eroina (talvolta mischiata col metadone) e ci si buca. A volta va bene, ci si copre il braccio ancora insanguinato, siringa a terra e si va via. Altre volte, ci si accascia sull’asfalto, si perdono i sensi e qualcuno allerta il 118 e dalla centrale operativa si contano i minuti per impedire l’overdose. Ancora è così, se vi pare o meno, ma fa poca differenza.
VIDEO










