Non è più soltanto un appuntamento politico, ma un caso destinato a incendiare il dibattito cittadino. La decisione di ospitare il generale Roberto Vannacci nell’aula consiliare di Selargius il prossimo 22 agosto scatena polemiche e contrattacchi. Dopo le accuse del centrosinistra, che considera “inopportuno” trasformare il cuore istituzionale del Comune in una sede di fatto partitica, arriva la replica dura dei sostenitori del generale. Il tenente colonnello Gennaro Fuoco, del team “Sardus pater babai”, non usa mezzi termini: “L’arroganza e la presunzione hanno da sempre contraddistinto i nostri critici, che comunque hanno intuito il potenziale del messaggio di Vannacci. Prima di organizzare abbiamo controllato il regolamento, quindi se ne facciano una ragione e rispettino quelle regole democratiche che amano gestire a proprio piacimento”. A rincarare la dose è stato lo stesso Vannacci, che attraverso i social ha bollato le critiche come un ennesimo segnale di intolleranza della sinistra: “Il vizio non lo perdono: i guardiani della morale progressisti vorrebbero dirci chi può parlare e dove lo può fare. Ma io me ne frego! Ancora una volta dimostrano scarso senso della libertà e della democrazia: o la pensi come loro oppure non puoi parlare e le sedi istituzionali non ti devono ospitare”. Un attacco diretto, in cui il generale della Lega rilancia la sua sfida politica e dà appuntamento ai suoi sostenitori per il 22 agosto proprio nell’aula consiliare, non senza una stoccata all’opposizione: “Aspetto anche Francesco Agus per una dotta lezione magistrale di inopportunità”. Il clima si surriscalda, dunque, attorno a un evento che rischia di segnare non solo il calendario politico selargino, ma anche il dibattito regionale. Nei giorni scorsi Vannacci era già finito al centro delle cronache per una foto al mare con un pesce e un messaggio ironico: “Ecco come resterà la sinistra dopo la prossima sconfitta elettorale”.












