Selargius, famiglia con 3 figli minori alla ricerca disperata di un alloggio: “Rischiamo di finire in mezzo a una strada”. Le case ci sono ma “chiedono oneri esorbitanti oppure affittano per massimo 18 mesi”: un problema legato all’emergenza abitativa che mette in ginocchio centinaia di famiglie del sud Sardegna.
A raccontare la drammatica situazione è la donna, mamma di tre figli minori, che spiega: “Nel 2018 abbiamo subito uno sfratto perché la casa dove abitavamo serviva alla proprietaria. In affitto viveva anche mio zio, il fratello di mia madre, con il quale abbiamo unito le forze e comperato una grande casa dalla quale abbiamo ricavato due appartamenti. Essendo una questione familiare, i soldi per la caparra, 50 mila euro, li ho dati a lui che ha provveduto a chiedere il mutuo. Un accordo stipulato a voce, insomma, non c’era motivo di dubitare che qualcosa potesse andare storto. Nel 2020 le cose, però, sono andate a rotoli: mi sono separata e mio zio ha deciso di mandarci via. I soldi donati non sono dimostrabili, purtroppo anche l’avvocato ha detto che poco si può fare”. Tra mille vicissitudini, la donna, che ha chiesto aiuto anche ai servizi sociali che hanno preso in carico il caso, deve lasciare la sua casa: non può purtroppo nemmeno sporgere denuncia poiché non esistono le prove della somma versata per la casa. Le istituzioni sarebbero ben disposte a fare la loro parte ma il problema ora è reperire un alloggio: “Non si trovano case, siamo in 5, affittano per poco tempo oppure la richiesta è veramente troppo alta”.











