“Nelle prossime ore mi confronterò con i vari Deputati che si sono interessati della vicenda e sulle azioni da intraprendere”.
Non sono state accolte le richieste inviate alle autorità locali al fine di sostituire gli animali con pupazzi o altri simboli: niente da fare. Le galline sono state uccise e appese, a testa in giù. Con un unico fine, quello di essere prese a colpi di bastone, per essere decapitate da chi corre in groppa a un cavallo. Una tradizione legata al carnevale che ha scosso e messo in agitazione anche onorevoli che porteranno la questione in parlamento.
È stato l’On. Alessandro Caramiello a informare Enrico Rizzi che “a Sedilo hanno ugualmente fatto la vergognosa festa carnevalesca con gli animali morti decapitati dai cavalieri. Il Prefetto quindi, ha ritenuto opportuno non intervenire nonostante la mia diffida e l’intervento di ben sei parlamentari che ne chiedevano la sospensione. Nelle prossime ore mi confronterò con i vari Deputati che si sono interessati della vicenda e sulle azioni da intraprendere. Ho già comunicato al Parlamentare Caramiello la mia ferma intenzione di sottoporre il comportamento del Prefetto di Oristano alla Procura della Repubblica” ha esposto l’attivista.
Anche l’onorevole Francesco Borrelli le scorse ore aveva preso posizione a riguardo: “Sostengo fermamente la battaglia dell’animalista Enrico Rizzi per mettere fine alla pratica brutale adottata nel carnevale di di Sedilo (Oristano) dove alcune galline, dopo essere state uccise, vengono appese a una corda a testa in giù per permettere ad alcuni uomini a cavallo di decapitarle mentre passano al di sotto della corda. Ho chiesto al sindaco di Sedilo e al Prefetto di Oristano che vengano sostituiti gli animali con pupazzi”. Ma la corsa, alla fine, si è svolta lo stesso.













