Sassari, Sant’Efisio oltraggiato con scritte volgari e antisemita: vandalizzato uno dei manifesti che annuncia l’imminente processione in onore del martire. Non solo: riportati insulti palesi anche contro Cagliari, dura presa di posizione da parte di una antica corporazione di mestiere che partecipa alla discesa dei Candelieri: “Prendiamo le distanze da questo atto di inciviltà e ignoranza operato da qualche nostro concittadino che non meriterebbe di esser chiamato Sassarese. Vergogna”.
Pasticci che deturpano il manifesto simbolo della festa in onore di Efisio, una tradizione che va avanti da secoli e ricorda il voto siglato in nome di tutta la Sardegna, ossia quello di liberarla dalla peste. Mai si è fermato Efisio, nemmeno durante la guerra: fu sciolto il voto anche in quell’occasione, quando la città era stata ferita, distrutta dalle bombe che avevano seminato morte e dolore. Immagini di quel periodo raccontano gli abitanti farsi strada tra le macerie per seguire il Santo che si fermò innanzi alla stazione ferroviaria per essere abbracciato da uomini, donne e bambini in preghiera affinché, ancora una volta, quel martire decapitato a Pula, aiutasse il popolo sardo. Crea quindi grande indignazione quello sfregio sul manifesto che ben ricorda che i sardi sono “fedeli alla promessa, uniti nella tradizione” da ben 369 anni. Il primo maggio la grande festa colorerà Cagliari, i gruppi folk provenienti da tutta l’Isola sfileranno insieme, come sempre, come simbolo di unione e fratellanza in nome di Sant’Efisio e di certo questi valori non verranno segnati da quei pasticci volgari e quelle scritte messe in atto da una o più persone che si differenziano negativamente dalla volontà di un popolo unito e rispettoso.











