Le sigarette elettroniche sono spesso pubblicizzate come “un’alternativa più sana” al consumo tradizionale di tabacco, una tesi che avrebbe sostenuto il 24enne fumatore accanito di Dallas, negli Stati Uniti, prima che la sua sigaretta elettronica gli esplodesse. Il giovane in seguito all’esplosione, ha riportato il taglio netto della carotide sinistra causato da un frammento di metallo lungo 7 centimetri. Immediatamente, l’uomo gravemente ferito è stato portato in Ospedale dove invano i medici hanno tentato di asportare il frammento di metallo dal collo. Nonostante tutto, è morto.
Quando è avvenuta l’esplosione, ha riferito sua nonna alla stampa, la vittima era parcheggiata di fronte a un negozio di sigarette elettroniche. Le sigarette elettroniche sono già state la causa di molti incidenti negli Stati Uniti e addirittura un altro caso aveva avuto conseguenze fatali, quando un uomo di 38 anni è stato colpito da frammenti dall’esplosione di un vaper in Florida. Più di 2.000 esplosioni e ustioni tra il 2015 e il 2017. Circa 200 incendi ed esplosioni che coinvolgono le sigarette elettroniche sono stati segnalati nel paese dello Zio Sam tra il 2009 e il 2016, secondo un rapporto della Federal Emergency Management Agency (FEMA), facendo 130 feriti. Un recente sondaggio condotto in Virginia e in Texas ha dimostrato che ci sono molti più incidenti di questo tipo nella realtà. Il rapporto ha identificato oltre 2.000 esplosioni e ustioni tra il 2015 e il 2017. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta dell’ennesimo caso segnalato e rimbalzato alle cronache circa i rischi connessi all’uso della sigaretta elettronica che è diventata una valida alleata per i fumatori incalliti. Proprio per questo, è necessario che le case produttrici adottino maggiori accorgimenti, anche in termini d’informazione ai consumatori per evitare che si ripetano casi analoghi.
Sul caso arrivano le rassicurazioni dell’Anafe sui prodotti italiani. “Le sigarette elettroniche commercializzate in Italia, così come i liquidi, sono prodotti estremamente sicuri, sottoposti ai più attenti test di sicurezza e conformità del prodotto. Prima di essere immesse sul mercato infatti sono sottoposte e devono superare test di conformità elettrica e compatibilità elettromagnetica ed ottenere il marchio CE”.
Così ANAFE, l’Associazione Nazionale Produttori Fumo Elettronico aderente a Confindustria, con riferimento alla notizia dello scoppio di una sigaretta elettronica che avrebbe causato la morte di un uomo in Texas, negli Stati Uniti.
“Quanto accaduto è un caso isolato, sul quale tuttavia è bene fare piena luce a tutela anzitutto dei consumatori”. “Con ogni probabilità si è trattato di un prodotto non a norma la cui commercializzazione non è consentita in Italia. Le sigarette elettroniche oltre ad essere prodotti estremamente sicuri sono – così come sottolineato da gran parte della comunità scientifica, a cominciare dalle autorità sanitarie della Gran Bretagna – del 95% meno rischiose per la salute rispetto alle sigarette tradizionali”.
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