Colto sul fatto mentre parlava come se fosse al telefono, ma in una cella. Un comportamento ambiguo ha insospettito un agente della Penitenziaria dell’IPM di Quartucciu, che ha seguito l’intuito e fatto scattare il controllo: nascosto tra la biancheria di un detenuto 18enne, è stato trovato un cellulare. Il giovane è stato denunciato. In data odierna, poco dopo l’ora di pranzo, un poliziotto penitenziario intento nel consueto giro di controllo all’interno della sezione detentiva del carcere minorile di Quartucciu sentiva un detenuto parlare, come se fosse al telefono, avvicinatosi immediatamente però non notava nulla, nessun cellulare, se non un atteggiamento sospetto da parte del detenuto stesso. Immediatamente informava la Sorveglianza Generale ed il Comandante di Reparto il quale disponeva all’istante un controllo all’interno della cella interessata. Tra la biancheria del detenuto veniva rinvenuto un telefono cellulare che veniva sequestrato. Il detenuto 18enne è stato quindi denunciato all’autorità competente. IL SEGRETARIO GENERALE REGIONALE GIOVANNI VILLA DICHIARA: “Questo risultato è merito di un Assistente Capo Coordinatore della Polizia Penitenziaria che in servizio presta sempre la massima attenzione. Un plauso a lui ed ai colleghi intervenuti celermente non dandogli tempo di occultare meglio il cellulare o disfarsene gettandolo nel wc. L’Amministrazione provveda a premiare quanto fatto dai poliziotti penitenziari. Sappiamo che il detenuto, ormai maggiorenne, è un soggetto problematico proveniente dalla Sicilia e al quale da poco è stato sospeso anche l’art. 21 dell’ordinamento penitenziario che prevede il lavoro all’esterno”.











