Si chiamava Alessandro Valdes, era nato a Carbonia 50 anni fa ma, da tempo, viveva e aveva il suo studio a Selargius, in una strada non distante dal centro del Comune alle porte del Cagliaritano. È lui la vittima del terribile incidente frontale avvenuto sul ponte di Sant’Antioco, un ponte che conosceva bene perchè aveva curato lui il primissimo lotto di costruzione con la relativa messa in sicurezza. Si è rivelato fatale un infarto improvviso mentre si trovava al volante della sua Audi Q3, con la quale è andato a sbattere contro una Citroen guidata da un turista 44enne di Torino, rimasto ferito in modo grave ma non in pericolo di vita. La vettura dell’ingegnere si è ribaltata, finendo vicinissima al guardrail. Quando è stato tirato fuori dalle lamiere era già morto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e le ambulanze del 118. La vicenda è stata seguita prioritariamente dai carabinieri della compagnia di Carbonia, che hanno effettuato tutti i rilievi del caso e accertato le dinamiche esatte dello schianto mortale.
Valdes era molto conosciuto a Selargius. Abitava in via Tazzoli, dove aveva anche il suo studio ingegneristico, con la moglie, Daniela Usai, la prima parente a sapere del dramma. Era noto in tutto il paese, il 50enne, e aveva avuto modo anche di collaborare, sempre col ruolo di ingegnere, con ambienti vicini all’amministrazione comunale selargina.











