Scavi archeologici nella ex Nora militare: una miniera di reperti

Resti di strade, canali, impianti fognari e un edificio di età imperiale, ascrivibili all’età romana, frutto dei tre anni di lavoro e dell’ultima campagna del progetto Isthmos curato dagli specialisti dell’università di Cagliari, Simonetta Angiolillo e Marco Giuman


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Isthmos. Il progetto di scavo archeologico Isthmos, ideato e realizzato da Simonetta Angiolillo e 
Marco Giuman (dipartimento Storia, beni culturali e territorio) è nato dalla collaborazione tra 
l’Università di Cagliari, la Soprintendenza archeologica della Sardegna e il Comune di Pula. 
Incentrato sull’analisi di una porzione dell’ex area militare di Nora, passata di recente al pubblico 
demanio, della città punico-romana indagata solo parzialmente in passato e fondamentale per la 
comprensione dell’estensione dell’area urbana antica, la zona di alto rilievo storico e archeologico. 
Le prime tre campagne di scavo hanno riportato alla luce una porzione del tessuto viario di età 
imperiale e parte di un edificio di grosse dimensioni, oltre a resti di canalizzazioni e impianti 
fognari ascrivibili all’età romana. Nel corso della campagna sono venuti alla luce materiali di 
notevole interesse utili a meglio integrare il quadro cronologico complessivo della storia urbanistica 
della Nora romana.  
Lo staff dell’ateneo. Con la supervisione dei professori Angiolillo e Giuman, a Nora opera 
l’équipe del dipartimento di Storia, beni culturali e territorio dell’Università di Cagliari, coordinata 
da Romina Carboni ed Emiliano Cruccas. Alle ricerche collabora il topografo Luca Lanteri 
(ateneo di Viterbo). Inoltre, alle campagne di scavo partecipano studenti del corso di laurea in Beni 
Culturali e allievi della Scuola di specializzazione in Beni archeologici dell’ateneo cagliaritano e 
degli atenei di Pisa, Perugia e Viterbo.