Una lunga scia di sangue che ha macchiato già troppe volte l’asfalto, solo ieri pomeriggio l’ultimo sinistro mortale, a perdere la vita è stato Giacomo Zucca, 32 anni, viveva a Dolianova. Ritorna di prepotenza il tema della sicurezza stradale e si punta il dito verso le misure assenti, secondo alcuni automobilisti, e l’imprudenza di chi non rispetta anche le più semplici norme da osservare quando si tiene in mano il volante. Per l’autovelox? “Una presa in giro alla sicurezza stradale e a chi vorrebbe spostarsi senza rischiare la vita” poiché non è sufficiente a frenare le corse se non in prossimità dell’occhio elettronico, per poi accellererare nuovamente. “Oltre ad avere intersezioni con vie di campagna da dove sbucano auto, la gente corre e azzarda sorpassi pericolosi” spiega un residente di Dolianova che aggiunge: “Servirebbero più controlli, non mi pare di aver mai visto un posto di blocco su quella strada. Una buona idea a mio parere sarebbe il Tutor”.
Un sistema adottato in varie autostrade della penisola, capace di rilevare la velocità media di un veicolo su un determinato tratto, misurando il tempo impiegato per percorrerlo. Questo viene fatto tramite due portali con sensori che rilevano il passaggio di ogni veicolo, registrando data e ora. Se la velocità media risulta superiore al limite, viene comminata una multa. “Il Tutor secondo me risolverebbe totalmente il problema, perché le istituzioni fanno scorrere ancora sangue lungo questa strada? Costi elevati? Eccessiva burocrazia per questo sistema? Allora perché non mettere tanti posti di blocco per punire chi guida in malo modo? Qui ci giochiamo la vita ogni giorno soprattutto per colpa di chi non rispetta le norme stradali”.









