Il cardinale Angelo Becciu, originario di Pattada, andrà a processo con altre 9 persone per truffa, peculato, abuso d’ufficio, appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio, corruzione, estorsione, pubblicazione di documenti coperti dal segreto, falso materiale di atto pubblico, falso in scrittura privata. L’ha deciso il presidente del Tribunale Vaticano, nell’ambito della vicenda legata agli investimenti finanziari della segreteria di Stato a Londra. Il processo inizierà il 27 luglio. Becciu va a processo nove mesi dopo le dimissioni da prefetto delle Cause dei Santi, quando aveva anche rinunciato ai diritti del cardinalato, cosa che non era mai accaduta prima nella storia del Vaticano. Le indagini sui fondi della segreteria di Stato “hanno consentito di portare alla luce una vasta rete di relazioni con operatori dei mercati finanziari che hanno generato consistenti perdite per le finanze vaticane, avendo attinto anche alle risorse, destinate alle opere di carità personale del Santo Padre”, si legge nel comunicato stampa della Santa Sede. Le indagini si sono allargate in diversi paesi stranieri, dagli emirati Arabi alla Gran Bretagna, dal Lussemburgo alla Svizzera fino alla Slovenia, e hanno coinvolto numerose procure italiane, fra cui quelle di Cagliari e Sassari. Il cardinale Becciu ancora una volta si dice estraneo alla vicenda e parla di una macchinazione ai suoi danni. “Attendevo da tempo di conoscere le eventuali accuse nei miei confronti, per permettermi prontamente di smentirle e dimostrare al mondo la mia assoluta innocenza”, dice in un comunicato stampa. “In questi lunghi mesi si è inventato di tutto sulla mia, esponendomi ad una gogna mediatica senza pari al cui gioco non mi sono prestato, soffrendo in silenzio, anche per il rispetto e la tutela della Chiesa, a cui ho dedicato la mia intera vita”. Fra gli altri rinviati a giudizio, la manager cagliaritana 39enne Cecilia Marogna, esperta di intelligence, personaggio chiave della vicenda, arrestata a ottobre scorso e poi scarcerata dopo qualche settimana. Lo scorso aprile, Papa Francesco aveva scelto di celebrare la messa del giovedì santo a casa di Becciu.











