Non solo le rovine romane affascinano: anche ciò che concerne alla conoscenza di uno dei siti archeologici più visitati di tutta la Sardegna ha il suo fascino come la riscoperta della lingua sarda e la divulgazione di essa. Mentre i giovani che fanno parte della consulta, accompagnati dall’associazione Euroform, erano intenti a svolgere una visita guidata in lingua sarda, si sono imbattuti per caso con la troupe televisiva che doveva registrare un servizio. “Interessata al progetto, ha intervistato alcuni di noi sull’importanza dell’iniziativa e sui motivi che ci hanno spinto a fare la visita in sardo” comunicano i ragazzi.
“Un’opportunità che ci è stata concessa grazie al progetto “Su sardu spainau”, finanziato da RAS – Regione Autonoma della Sardegna e di cui il Comune di Sarroch è partner”. Niente di eccezionale? Anche di più: questo dimostra che l’impegno e la promozione portata avanti da quasi tutte le amministrazioni comunali che, con corsi e traduzioni, sposano il progetto regionale di far conoscere e riscoprire il sardo in tutte le sue sfaccettature è un lavoro che piace, e anche tanto, e non solo a chi in Sardegna ci abita. Infatti la divulgazione delle caratteristiche della lingua sarda, unica e particolare che ben si contraddistingue dai dialetti della penisola, crea un’identità storica e culturale che merita e premia la volontà di affermarla come giustamente merita. Solo un inizio, quindi, e chissà se anche oltre mare ci saranno sempre più persone incuriosite anche da questo aspetto che caratterizza la Sardegna, amata e apprezzata non solo per le bellezze della natura bensì per il suo passato che sino a oggi viene tramandato.










