Un detenuto della colonia penale di Mamone è stato beccato dagli agenti di polizia penitenziaria con uno smartphone tra le mani. L’uomo, un extracomunitario, lo ha tirato fuori dalla giacca mentre stava controllando il bestiame nel pascolo interno della colonia: gli agenti l’hanno subito bloccato e hanno sequestrato il cellulare. Non solo: addosso, infatti, il detenuto aveva anche un caricatore portatile e un cavetto usb. Per questi motivi è stato subito denunciato all’autorità giudiziaria.
E arriva il plauso del segretario generale Fns CISL, Giovanni Villa: “Oggi, con il numero esiguo di personale di polizia penitenziaria a disposizione del comandante di reparto, circa 80 su 116 necessari, è difficile garantire un controllo costante su tutti i detenuti lavoranti e su tutto il territorio della colonia che ricordiamo si estende per 2700 ettari. Esiguo è anche il numero dei colleghi del reparto a cavallo, sono rimasti solo in cinque e ce ne vorrebbero, per un servizio sufficiente, almeno il triplo. Grazie alla perseveranza della polizia penitenziaria, oggi in particolare del reparto a cavallo al quale va il nostro plauso, si è riusciti a fermare un detenuto
che possedeva illegalmente un telefonino. Chiediamo all’amministrazione che tenga conto dell’operato degli agenti e che si avviino le pratiche per un giusto riconoscimento”.












