Una proposta di legge per pagare la pensione integrativa ai consiglieri regionali, firmata da tutti i componenti dell’assemblea di via Roma. Eccetto Fdi. Ecco tutti i nomi dei consiglieri che vogliono più soldi per il futuro, se così si può dire. “Agus, Anedda, Busia, Cacciotto – Carta – Cherchi Augusto – Cherchi Oscar – Cocco Daniele Secondo – Cocco Pietro – Collu – Comandini – Congiu – Cossa – Cozzolino – Crisponi – Dedoni – Deriu – Desini – Dessì – Fasolino – Floris – Forma – Gaia – Lai – Lancioni – Ledda – Lotto – Manca Pier Mario – Marras – Meloni Giuseppe – Meloni Valerio – Moriconi – Oppi – Perra – Peru – Pinna – Piscedda – Pizzuto – Randazzo – Rubiu – Ruggeri – Sabatini – Satta – Sechi – Solinas – Tedde – Tendas – Tocco – Tunis – Unali – Usula – Zanchetta – Zedda Alessandra – Zedda Paolo Flavio”.
A denunciare il caso Francesco Desogus del M5S: “E così, purtroppo, i nostri odierni onorevoli consiglieri dopo un legislatura di gran e meritato lavoro ora si ritrovano con un profilo pensionistico dalle aspettative non adeguate. Come dargli torto? € 6.600 euro di indennità mensile più € 3.850 mensili di rimborso spese forfettario, più altri bigliettoni verdi (quelli da € 100) se assumi delle cariche statutarie o regolamentari, o risiedi oltre 70 km da Cagliari. E poi sono importi lordi. Anche le misere cinque mensilità (€ 33.000) di fine mandato sono ridicole. Insomma una tragedia intascare in totale almeno € 432.850 in cinque anni, imposte incluse. Cotanta disperazione si ritrova nella relazione di accompagnamento della proposta di legge, dove non mancano i toni drammatici. Ecco alcuni esempi:
“restringimento della spesa”, “oltre i limiti imposti, con rigore”
“una lacuna che rischia di condizionare l’accesso al mandato di tutti i cittadini in parità di condizioni”. Un pensiero anche per i futuri consiglieri “giovani, coloro che hanno carriere lavorative limitate”, “una significativa penalizzazione della carriera pensionistica.”
Ma ecco trovata la soluzione: la pensione integrativa!
Perché non pensarci prima? In effetti una quota dell’indennità si potrebbe destinare a dei versamenti volontari presso questo o quel fondo previdenziale. Giusto e, a rigor di logica, solo a carico loro. Scherziamo? Qui ci vuole una legge e presto!”.













