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Un episodio che lascia l’amaro in bocca, che dovrebbe far riflettere e pensare. A raccontarlo è G. C. di Nuoro che non nasconde la delusione e la rabbia verso chi non ha soccorso la giovane figlia, ferita dopo esser caduta lungo la strada per rientrare a casa. “Oggi ho avuto la conferma di quanto la società sia ormai alla frutta, vi racconto cosa è successo. Ho una figlia di 13 anni, ieri sera rientrando a casa è caduta nella via di fronte alle sue scuole di San Pietro, purtroppo a causa di un marciapiede in stato di abbandono, completamente scassato per via delle radici che ormai hanno sollevato in più punti le piastrelle, rendendo difficile camminarci sopra. Nella caduta ha riportato una distorsione importante; in quel momento era sola e non riusciva a sollevarsi. Nonostante i lamenti, nessuno tra i passanti, sia adulti che giovani, infatti alcune donne e ragazze le sono passate davanti vedendola e ignorandola, nessuno le ha chiesto “hai bisogno di aiuto?”. Ecco qua come siamo diventati; la ragazzina ha chiamato al telefono la famiglia e ha dovuto aspettare l’arrivo di mia moglie per essere soccorsa. Tanti i commenti da parte di amici e conoscenti che condannano fermamente quanto accaduto alla giovane ragazza e riflettono su come la società stia cambiando. “Che schifo ! Se fosse stato un cane, subito pronti ad abbracciarlo, foto, messaggi nei social etc” si legge. “Il soccorso lo si deve dare a tutti, che siano persone o animali. Certo ci sono delle priorità e l’essere umano viene prima di tutto. Ma purtroppo siamo presi dalla fretta e dall’ egoismo e non ci si accorge di quello che succede intorno a noi. E questo e’ gravissimo”. Il padre della giovane ci tiene a sottolineare che “vorrei solo sensibilizzare le persone perché purtroppo potrebbe accadere a chiunque . Mia figlia nella sua ingenuità ha detto ‘magari babbo non si sono fermati pensando che fossi una drogata’ . (immagine simbolo) |











