“L’avevo detto da una settimana, è un sistema di regole che non funzione, rischia di diventare una barzelletta come le allerte, chiudiamo quando c’è il sole e apriamo quando c’è la neve”. Così a Radio Casteddu il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu commenta l’ordinanza del ministro della Salute Speranza che ha riclassificato la Sardegna zona arancione, nonostante i dati confortanti. “Ora chiudiamo ma siamo in una buona situazione”, aggiunge Truzzu, “perché se gli indicatori sono bassi dobbiamo stare in questa situazione? Anche alla luce del momento difficile delle attività economiche. Purtroppo manca il buon senso. Lavorare oggi significa coprire le spese e sostenere il lavoro delle famiglie. E ora questa decisione rischia di essere una mazzata drammatica, oltre che un sistema che i cittadini non comprendono.
I cagliaritani si comportano bene”, aggiunge, “ci sono pochi casi in città di persone che non rispettano le regole. Noi non possiamo dare ristori, ma per aiutare le attività e abbiamo prorogato le concessioni del suolo pubblico sino a luglio, e abbiamo spostato a marzo la scadenza sulle imposte sulla pubblicità spostata e le scadenze ulteriori”.











