Santissima trinità, proteste da parte degli Operatori Socio Sanitari, a causa di una seria di problemi di organizzazione nel reparto di pneumologia dell’ospedale cagliaritano. Già da tempo gli OSS lamentano, infatti, importanti criticità nell’espletamento del lavoro dovuti alla mancanza di personale.
“Sempre più spesso – denunciano in una nota stampa – ci troviamo a turnare come unica unità in un reparto dove il rapporto Oss posti letto è di 1 su 36, di cui 8 dedicati all’area critica per gli eventuale posti branda. Ci chiediamo come sia possibile per un solo OSS continuare ad operare in maniera ottimale nei confronti dei pazienti al fine di garantirgli la giusta assistenza.”
Per gli OSS che operano nel reparto di pneumologia del Santissima Trinità vi sarebbe un notevole squilibrio tra il carico di lavoro e il numero di operatori. Si tratta di pazienti perlopiù anziani non autosufficienti che richiedono continua assistenza diretta e di pazienti obesi che richiedono un grande sforzo fisico che necessitàa di più personale per la loro mobilizzazione.
“Il personale – aggiunge Paolo Cugliara, segretario provinciale Fials- è spesso costretto ad abbandonare l’igiene dei pazienti per coadiuvare gli infermieri nella distribuzione delle colazioni, aiutarli nell’assunzione del pasto, provvedere alla sistemazione della merce arrivata magazzino ( farmaci, etc)- attuando di fatto- funzioni di facchinaggio che a loro non competono e rischiando infortuni per suddette mansioni, prolungando inoltre notevolmente i tempi invece per la cure delle persone che non sono autosufficienti, e quindi dei compiti quali sono delegati. “
Denunciano inoltre come si legge nella nota “le difficoltà nella programmazione dei turni di lavoro, dovuti ancora alla carenza di personale che spesso ha fatto sì che venissimo chiamati anche durante il giorno di riposo o ferie”. Turni massacranti che mettono a dura prova gli operatori e che ricadono sull’ assistenza adeguata ai pazienti. Chiedono quindi alla direzione di intervenire e risolvere una situazione che ormai peggiora di giorno in giorno.
“La direzione sanitaria in questo scenario purtroppo è inerme, – conclude Cugliara- si è fatta più volte carico del problema, ma non è compito del personale sanitario ovviare alle mansioni di facchinaggio.
La situazione a detta degli Oss è questa: dovrebbero esserci due organici, uno destinato alla degenza ordinaria e una straordinaria. Chi dovrebbe farsi carico di fare chiarezza è l’azienda.
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