Sant’Avendrace si ribella: “Siamo il quartiere dei disagi e delle incompiute, viviamo nel caos più totale”. Il comitato di quartiere alza la voce: dall’housing sociale al parco di San paolo, dal progetto del nuovo viale interrotto con un cantiere infinito, il degrado è dappertutto nel rione alle porte di Cagliari. Fabrizio Anedda, portavoce del comitato, spiega nei dettagli la situazione di appalti ormai fantasma: “In questi giorni si sono svolte delle riunioni volte ad analizzare lo stato del quartiere. L’ultima, ieri sera alla presenza del già assessore all’urbanistica prof. G.M. Campus e di due candidati, Stefania Mercurio e Antonello Gregorini, per la Lista CIvica Cagliari che Vorrei. Alla luce di quanto emerso esponiamo quanto segue. – Nel 2016/17 fu presentato il “Progetto per la predisposizione del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza del quartiere di Sant’Avendrace” , con grande risalto mediatico e presentazione pubblica nel quartiere. In allegati trasmettiamo la relazione generale reperibile anche in internet. Il progetto fu finanziato. I tre lotti principali riguardavano 1. la riqualificazione delle strade, dei servizi e sottoservizi del quartiere; 2. la realizzazione del Parco di San Paolo; 3. il Social Housing nell’ex Mattatoio di via Po. – 1. L’appalto per le strade e i sottoservizi sappiamo bene come andò. Probabilmente il progetto era carente, l’impresa fallì lasciando le strade aperte e il quartiere, già in forte degrado, devastato dai residuati del cantiere. 2. Il Parco di San Paolo non è mai partito. O meglio, risulta partito in carenza di espropri, quindi fermatosi, supponiamo, con riserve dell’impresa e danni collaterali. Il percorso che collegava San Paolo con il quartiere è sparito dai nuovi progetti, pur essendo un servizio fondamentale per tutti, senza il quale San Paolo sarà sempre un po’ estraneo a Sant’Avendrace, separato dalle linee ferroviarie. Risulta inoltre che il privato Sgaravatti abbia receduto dal Partenariato, elemento essenziale per accedere e infine utilizzare il finanziamento. Noi speriamo che il Comune abbia trovato un sostituto e stia provvedendo, diversamente i fondi cadranno in perenzione, in assenza di proroghe già da questo fine anno. 3. Il Social Housing non è mai stato realizzato. Forse perché progettare delle abitazioni, sopra i resti di Santa Igia non era già in origine un buon viatico. Così, dopo i primi saggi archeo-gnostici, tutto si è fermato. Anche in questo caso soldi persi. Possiamo dire che per noi si tratta di un disastro totale e siamo stanchi di essere presi in giro e di questa assenza di notizie. – Ciò premesso, la realtà di noi cittadini di questo quartiere, in totale decadimento, anche a causa del blocco del Grande Parco di Tuvixeddu, è che non sappiamo che fine faranno i fondi destinati al miglioramento delle vite quotidiane delle nostre famiglie. Siamo in prossimità delle elezioni comunali. Ogni dibattito fra candidati sindaci è un fiorire di ideali progetti e un disegnare una meravigliosa città. La realtà è triste e diversa, soprattutto in questo quartiere. Con questo COMUNICATO STAMPA chiediamo pubblicamente che i Consiglieri Comunali, i Candidati per la carica di Sindaco, ci rispondano e ci dicano, in totale sincerità e trasparenza, con onestà, qual è la situazione di quei progetti, e garantiscano il recupero e l’utilizzo dei fondi, ove e se possibile”, conclude Fabrizio Anedda del comitato di quartiere di Sant’Avendrace.












