Ogni anno si rinnova quel grande dolore, di quel giorno nefasto in cui persero la vita 28 persone, 19 italiani tra cui Olla: una operazione militare con la finalità di mantenere la pace in quel territorio martoriato, un attentato che ridusse la base a uno scheletro di cemento disseminata di morti. Ogni anno il 12 novembre si ricordano gli uomini che non tornarono più a casa, 21 anni di dolore per le famiglie e gli amici, oltre due decenni che non hanno ricucito quella ferita sempre aperta, colmato la mancanza dei propri cari, morti lontano e rientrati in Italia avvolti nel tricolore.
L’Amministrazione Comunale, come ogni anno, ha deposto una corona d’alloro presso il monumento dedicato a Silvio, insieme alla Brigata Sassari e al Reggimento Corazzato. Nel pomeriggio, la preghiera del cappellano militare Don Marco Zara ha rotto il silenzio, abbracciato il papà del militare sardo volato in cielo troppo presto. Un ricordo dovuto e puntuale per un ragazzo di 31 anni che per il suo paese, la Sardegna e tutta Italia è diventato un eroe.











