Il pronto soccorso di Isili non riapre. Il motivo? I medici che potessero garantire il servizio non sono stati trovati e così l’Asl è stata costretta a spedire l’ennesima lettera con la quale viene certificata l’ennesima “figuraccia” sanitaria in Sardegna. In caso di urgenze o c’è il medico di base o c’è da farsi il segno della croce perchè gli ospedali più vicini sono quelli di Cagliari e hinterland. “Si tratta dell’ennesimo vergognoso rinvio. Un territorio privato oramai per quasi tutto il mese di agosto di un servizio di vitale importanza. Una situazione grave che mette a rischio i cittadini di questo territorio, già disagiato e con una viabilità e un sistema di trasporti carenti”, attacca il sindaco di Isili, Luca Pilia. “La politica regionale deve intervenire al più presto”, chiari i riferimenti all’assessore regionale della Sanità, Bartolazzi, e alla presidente della Regione, Todde. Le proteste non sono servite, purtroppo.
Il giorno di Ferragosto un sit in molto partecipato, davanti ai cancelli dell’ospedale, non è servito a far smuovere chi di dovere ai piani della sanità sarda. E gli isilesi e chi vive nel territorio circostante, purtroppo, continuano a leccarsi le ferite.












