Decine di quattro zampe ogni giorno corrono e nuotano nell’area messa a disposizione dal Comune, una tra le più frequentate non solo dai residenti della zona bensì di tutto il Sud Sardegna: negli ultimi giorni si sono verificati casi di punture di vespe, pericolose per chi è allergico. Impossibile per un cane non rincorrere chi vola in cerca di cibo e che, per natura, è propenso all’attacco se avverte un pericolo: complice della presenza in spiaggia degli insetti, sono i rifiuti di cibo abbandonati nella sabbia. Scatta così la segnalazione da parte di un frequentatore del litorale e il richiamo alla responsabilità da chi osserva, dalla postazione di vedetta, che tutto si svolga regolarmente. “Ogni mattina faccio un giretto in tutta la spiaggia per controllare che non ci sia nulla che possa essere pericoloso per il mio o gli altri cani che vengo in questa spiaggia, oltre che per raccogliere eventuali rifiuti” spiega un cittadino. “Quello che può sembrare un gesto innocuo, come abbandonare rifiuti “naturali” o biodegradabili, può portare a pericolose conseguenze.
Oltre il degrado che si lascia a chi visita la spiaggia il giorno dopo, ricordiamoci che ogni tipo di resto edibile, diventa un forte attrattivo per le vespe, che negli ultimi giorni hanno punto cani e persone”.
Un piccolo gesto che può fare una grande differenza, insomma: riportare l’immondizia a casa, qualsiasi essa sia, anche quella biodegradabile. “Ricordiamo che un cane, un bambino o una persona, punto da una vespa qualora allergico, può incorrere a shock anafilattico con conseguenze anche letali, soprattutto un cane per le difficili condizioni di intervento in zona (no rete, no veterinari H24, problemi nel reperire farmaci adeguati ecc)”. Una pratica, ovviamente, da estendere ovunque, in qualsiasi luogo, in modo tale da preservare l’ambiente ed evitare di accentuare la possibilità di creare situazioni di pericolo, come richiamare l’attenzione degli insetti potenzialmente velenosi.