Siliqua – Sanità allo sbando, in paese circolano falsi bigliettini che intimano al medico di famiglia di servire, chi ne è in possesso, per le necessità. Il dottor Pala: “Capisco il loro disagio, ma purtroppo non ho il potere (né il tempo, ovviamente) di servire tutti, anche perché avendo già 1575 pazienti a mio carico riesco a malapena a servire loro nel modo più vicino possibile a quello migliore”. Una vicenda che ha quasi dell’incredibile come le lotte quotidiane delle migliaia di persone che sono ancora senza medico di base. Uno stratagemma studiato per avere l’assistenza sanitaria, un servizio dovuto, in teoria, ma non in pratica per tutti. Ed è così che nel centro del Sulcis Iglesiente è stato studiato un modo per arginare l’ostacolo anche se, al momento, non ha prodotto alcun privilegio bensì una precisazione dal dottore che già ha fin troppi pazienti da seguire.
A darne comunicazione è l’istituzione comunale che spiega: “La sanità pubblica sta attraversando un periodo di grandi difficoltà, che investono la vita quotidiana di tanti cittadini, anche nel comune di Siliqua. L’amministrazione comunale, nell’ambito delle proprie competenze, sta lavorando quotidianamente per riportare la situazione alla normalità. Purtroppo ancora una volta siamo costretti a registrare comportamenti irresponsabili e poco rispettosi da parte di alcuni nostri concittadini che, sebbene rappresentino una infima minoranza, mettono a repentaglio la qualità della vita e la reputazione di tutta la nostra comunità. Il dottor Pala, al quale va tutta la nostra gratitudine e solidarietà, ci ha chiesto di divulgare il seguente messaggio, che riportiamo integralmente: “Negli ultimi giorni si sta verificando un fatto che ha dell’incredibile: delle persone si presentano al mio ambulatorio, con un bigliettino, del formato di quelli “da visita”, con i miei dati, che a detta loro sarebbe stato rilasciato dal Comune di Siliqua, con un intimazione al fatto che devono essere serviti da me per le necessità. Vorrei comunicare che io sono vicino agli abitanti di Siliqua, e capisco il loro disagio, ma purtroppo non ho il potere (né il tempo, ovviamente) di servire tutti, anche perché avendo già 1575 pazienti a mio carico riesco a malapena a servire loro nel modo più vicino possibile a quello migliore. Inoltre, con queste richieste continue, pressanti, e spesso maleducate e insolenti, si toglie tempo al mio lavoro, che è già oberato di suo dal sovraccarico di burocrazia che la legge ci impone. Confido nella comprensione di tali persone, e spero di non essere costretto a decisioni estreme. Grazie”.











