Una donna scomparsa e il marito, accusato di averla uccisa e di avere fatto sparire chissà dove il cadavere, rinchiuso in carcere. Dopo la conferma della custodia in carcere, si complica la situazione di Igor Sollai, l’autotrasportatore 43enne di San Sperate. Della moglie, Francesca Deidda, 42 anni, non c’è più nessuna traccia dallo scorso undici maggio. E vari tracce hanno portato i carabinieri a chiudere le indagini con l’arresto dell’uomo (QUI tutta la ricostruzione e l’attuale situazione). C’è un’ordinanza di trentasei pagine e un classico “faldone” di allegati che hanno portato la gip Ermengarda Ferrarese a confermare la misura cautelare della custodia in carcere. Ne pomeriggio, i genitori di Igor Sollai (Ignazio, pensionato e un passato da atleta sportivo e la moglie Maria Spanu) sono stati ricevuti dai legali del figlio, Laura Pirarba e Carlo Demurtas. “Sono convinti della sua innocenza”, affermano i legali. E, tra le pagine dell’ordinanza, emerge che il rapporto tra Francesca e Igor fosse ormai logoro, dopo anni di amore. I due erano sposati ma da un po’ di tempo erano entrati in crisi, un fatto certificato anche da alcune testimonianze. Il giorno 11 maggio è l’ultimo in cui qualcuno può assicurare di avere visto Francesca Deidda viva. Solo dopo diciannove giorni, il trenta maggio, il fratello della donna si presenta nella caserma dei carabinieri di San Sperate per denunciarne la sparizione. Da quel momento partono le indagini, concluse con l’arresto del marito.
E spunta anche un’ipotesi, quella del tradimento da parte di lui. Almeno, questo sarebbe stato un sospetto che aveva Francesca Deidda, una confessione fatta ad alcune amiche: “Anche in questo caso si tratta di circostanze che, allo stato, non sono confermate da elementi oggettivi. Aspettiamo di esaminare tutti gli atti perché Sollai prenda posizione sul punto”, precisa Laura Pirarba. I due avvocati del quarantatreenne, poi, non smentiscono le voci di crisi della coppia, mentre attendono di compiere ulteriori verifiche per sapere se l’email con l’annuncio del licenziamento dal call center che sarebbe stata spedita dal 43enne e non dalla 42enne qualche giorno dopo la sua scomparsa rappresenti davvero un elemento di indagine. Intanto, tra una settimana Sollai sarà nuovamente interrogato dal pm Marco Cocco, che ha accolto la richiesta dei due avvocati.










