Da tempo segnalano circa 8 cani di proprietà che erano liberi di vagabondare, sia di giorno che di notte, e molte volte si sono introdotti nelle proprietà private e hanno fatto razzia di gatti, cani, caprette e galline. Non solo: particolarmente aggressivi, gli abitanti hanno sollecitato un intervento al fine di preservare anche la sicurezza delle persone. Le disposizioni intraprese dagli enti competenti in queste settimane sono state quelle di far custodire gli animali dentro a un recinto. “Con calma sono stati organizzati i lavori e i cani erano e sono rimasti in giro” spiega un residente, “tant’è che una domenica mattina una signora si è ritrovata i cani dentro la sua proprietà e si è talmente spaventata, le hanno ringhiato, che è dovuta ricorrere al 118 per una crisi di panico.
Sono intervenuto io a soccorrerla.
Non abbiamo avuto ancora risposte che possano tranquillizzarci, noi siamo allo stremo. Ci hanno costretto a cambiare in peggio la nostra vita a causa di stress, paura e difficoltà organizzative relativamente al quotidiano e agli impegni lavorativi. Quei cani non sono abituati a stare chiusi in un recinto. Ci preoccupa anche l’unica femmina del branco che è perennemente gravida.
Vogliamo risposte certe e concrete. Vogliamo sicurezza e la certezza di non vedere più questi cani in giro. Vogliamo e abbiamo diritto di poter uscire in giardino o lasciare soli i nostri animali d’affezione in giardino senza avere l’ansia di dover rientrare a casa e trovare i nostri animali morti. È ansia anche sentire il continuo abbaiare”.
Tanta la paura, insomma, per chi abita nella periferia del paese: “Ora sono dentro a un recinto ma due giorni fa tre di loro sono riusciti a scappare nuovamente.
Il problema è anche il chiasso che fanno perché sono chiusi, disperati e molte volte si sente che si attaccano tra di loro”.
Premura anche verso questi animali che, secondo i residenti, soffrirebbero per la situazione imposta.











