Portopinetto, salva un bambino dalle onde, Fernando di Sant’Anna Arresi da bagnante si trasforma in eroe: “Ero steso a prendere il sole quando si è avvicinata una signora, visibilmente scossa, e mi ha chiesto se sapessi nuotare. Dalla voce rotta e dagli occhi in lacrime ho capito subito che qualcosa non andava. «C’è mio figlio in acqua, non riesce a tornare a riva», mi ha detto”.
Una giornata di mare che si stava per trasformare in tragedia se non fosse stato per un uomo del territorio che, senza perdere tempo si è tuffato in mare: “Oggi era il mio primo giorno di mare, avevo scelto la spiaggia di Portopinetto, una delle più belle della zona: sabbia pulita, acqua cristallina, un paesaggio da cartolina. Ma il mare, per quanto bello, va sempre rispettato, e oggi era decisamente agitato, con onde alte e correnti forti che portavano tutto al largo” ha spiegato alla redazione di Casteddu Online.
“Ero steso a prendere il sole quando si è avvicinata una signora, visibilmente scossa, e mi ha chiesto se sapessi nuotare. Dalla voce rotta e dagli occhi in lacrime ho capito subito che qualcosa non andava. «C’è mio figlio in acqua, non riesce a tornare a riva», mi ha detto.
Non ho perso tempo: mi sono alzato e mi sono buttato in mare. Le onde erano alte e sotto si sentiva chiaramente la corrente che tirava verso il largo. Quando ho raggiunto il bambino, ho trovato anche due signore che cercavano di aiutarlo, stremate dalla fatica e aggrappate a un piccolo salvagente.
Il bambino si è subito stretto a me: era spaventato, senza più forze. Ho chiesto velocemente se avesse bevuto acqua di mare – per fortuna no – e ho iniziato a nuotare verso riva. La corrente era forte, ma non mi sono fermato. Poco dopo è arrivato anche un ragazzo, fisicamente prestante, che ha cercato di dare una mano, ma il bambino non voleva lasciare la mia presa: aveva bisogno di sentirsi sicuro, protetto”.
Con fatica sono arrivati a riva, “il bambino si è seduto sulla sabbia e ha iniziato a piangere, era davvero provato. Mi ha fatto una grande tenerezza. Subito abbiamo avvisato la madre che, in lacrime, lo ha stretto forte. Era disperata, ma sollevata”.
L’eroe si chiama Fernando, di Sant’Anna Arresi: “Oggi avrei potuto essere polemico su tante cose – la mancanza di un presidio, la sottovalutazione del pericolo – ma alla fine ciò che conta è che il bambino stia bene. È andato tutto bene. E questo basta.
Il mare è meraviglioso, ma bisogna conoscerlo. Non è un gioco. Oggi, però, ha avuto un lieto fine”.












