Ci siamo: fra meno di 48 ore, sabato 5 luglio, parte la stagione dei saldi estivi in Sardegna. Per i prossimi sessanta giorni, gli esercizi commerciali dell’Isola potranno applicare sconti su capi di abbigliamento, calzature e articoli stagionali, con attese di crescita rispetto agli anni passati.
Secondo le stime di Confcommercio Sud Sardegna, il volume d’affari previsto nel sud dell’Isola si attesterà intorno ai 26,5 milioni di euro, in lieve aumento rispetto ai 25 milioni registrati nel 2024. Saranno circa 168mila le famiglie coinvolte negli acquisti durante i saldi estivi. La spesa media per nucleo familiare – composto mediamente da 2,1 persone – sarà di 157 euro, in leggera crescita rispetto ai 154 euro dello scorso anno. Ogni singolo consumatore dovrebbe spendere in media 75 euro, contro i 70 euro del 2024.
“I dati mostrano un andamento stabile, con un lieve incremento che riteniamo positivo”, dice Giuseppe Scura, direttore di Confcommercio Sud Sardegna. “La diminuzione dell’inflazione ha inciso positivamente sul potere d’acquisto e ci aspettiamo quindi una stagione di saldi più vivace rispetto agli ultimi anni”.
In vista dell’apertura delle vendite promozionali, Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano alcune regole fondamentali che tutelano sia i commercianti sia i consumatori. Il cambio dei capi acquistati è a discrezione del venditore, salvo che l’articolo non presenti difetti o non sia conforme: in quel caso, il cliente ha diritto alla riparazione, sostituzione o rimborso, purché segnali il vizio entro due mesi dalla scoperta. Anche la possibilità di provare i capi non è obbligatoria, ma rimane una scelta del singolo esercente.
Obbligatoria, invece, l’accettazione dei pagamenti elettronici e l’indicazione chiara dei prezzi. Ogni articolo in saldo deve riportare il prezzo originale – inteso come il più basso applicato nei 30 giorni precedenti l’inizio dei saldi – lo sconto applicato e il prezzo finale. I prodotti in saldo devono inoltre essere articoli stagionali o legati alla moda, soggetti a rapido deprezzamento se non venduti entro un determinato periodo.
La stagione dei saldi rappresenta dunque un’opportunità significativa per il commercio locale, in un contesto economico che, pur tra incertezze, mostra timidi segnali di fiducia.











