Svolta sull’urbanistica a Quartu, la Giunta Milia ha approvato la delibera con le linee guida per riscrivere da zero il Puc e adeguarlo al Ppr. Un passaggio atteso da oltre dieci anni e che, ora, messo nero su bianco, apre le porte alla possibilità di disegnare una nuova città, dal centro al litorale, passando per le periferie. “Abbiamo semplificato i processi, stiamo procedendo con la progettazione del Puc del terzo millennio. Puntiamo su rifare una città che, da tempo, non aveva più una visione”, spiega l’assessore comunale all’Urbanistica, Aldo Vanini. I cittadini, e sono tanti, attendono da tempo la possibilità di ristrutturare o ampliare le abitazioni, ma anche solo sapere se sia possibile realizzare una veranda o un piano in più in una palazzina: “Stileremo le linee di indirizzo con un dibattito pubblico, in modo da avere un piano pienamente condiviso con tutta la cittadinanza. Potremo pianificare su aree del litorale sulle quali, sino a oggi, non potevamo intervenire, penso anche ai ventotto piani di risanamento urbanistico”.
Massima tutela per le zone umide, Molentargius su tutte, limiti ben definiti ma, allo stesso tempo, la possibilità di realizzare nuovi servizi. “Dopo tanto tempo riusciamo a metterci in un’ottima linea di navigazione”, prosegue il vicesindaco Tore Sanna. “Il Puc, quando sarà pienamente operativo e adeguato al Ppr, consentirà ai cittadini del litorale, circa ventimila, di mettere in sicurezza le case da un punto di vista legale. Discorso che vale anche per tutti gli altri quartesi, residenti anche nel centro e nel centro storico, che attendono risposte da tempo per le loro proprietà. Sarà possibile, dove consentito, realizzare nuove abitazioni o fare alberghi e negozi, e i tempi per l’ottenimento di una risposta saranno dimezzati”. Con l’adeguamento del Puc al Ppr e al Piano di assetto idrogeologico, inoltre, dopo decenni sarà possibile “completare strade e sistemi fognari”.










