È ancora scossa, Cristina Ritano, titolare del Cat Cafè in via San Giacomo a Cagliari. Ieri sera, il suo “giovedì colorato” è stato tinto di rosso. Il rosso del sangue che perdeva, “dalla bocca e da un sopracciglio”, un ragazzino, probabilmente proprio la vittima della rissa scoppiata in via Garibaldi e che ha portato alla denuncia di un sedicenne: “Erano le 22:30. Dentro il locale c’eravamo io, la mia collega e il mio compagno. Il ragazzino è entrato, sanguinante, e ha subito afferrato uno sgabello per difendersi, così ci ha detto, da un gruppo di giovani che volevano ammazzarlo. Ho subito chiuso il portone del locale, abbiamo avuto tanta paura. Il ragazzo si è buttato sul divano dentro la sala che ospita i nostri gatti, anche loro terrorizzati per la confusione. Il mio compagno”, prosegue la Ritano, “ha subito chiamato i carabinieri. Sono arrivati dopo pochi minuti e hanno accompagnato il ragazzo, credo, sino ad un’ambulanza, dopo avergli fatto alcune domande”.
Il locale della Ritano è in via San Giacomo, rione di Villanova, e dista pochi metri da via Garibaldi: “Non si può lavorare così, ci sono troppe bande di ragazzini che arrivano a fare risse e picchiare la gente. Dove sono i controlli promessi? Almeno nelle sere in cui ci sono gli eventi, come i giovedì estivi, vogliamo più pattuglie. Dobbiamo poter lavorare serenamente”.










