Il fine settimana a tentare accordi e mediazioni non è servito, almeno finora: la seduta del consiglio regionale prevista per oggi, all’ordine del giorno c’è sempre il disegno di legge sulle aree idonee all’installazione di impianti per le energie rinnovabili, è saltata. Ancora una volta. L’incontro fino a notte del centrodestra, per sintetizzare i punti da portare in conferenza dei capigruppo, non ha avuto l’esito sperato: all’interno dello schieramento ci sono infatti posizioni diverse, con fratelli d’italia e forza italia arroccati sulla Pratobello e i centristi molto più ragionevolmente disposti a cercare una quadra logica e seriamente percorribile.
Alle 15.30 la conferenza dei capigruppo si riunirà nel tentativo di fare sintesi, la seduta è prevista per domani. Il tempo stringe: l’11 dicembre sarà discussa dal consiglio di Stato la moratoria impugnata dal governo che, se dichiarata illegittima come quasi certamente sarà, aprirebbe un varco enorme se il ddl aree idonee a quella data non fosse approvato.
Una situazione che impone alla stessa presidente Todde di scendere a patti con l’opposizione ma anche con la stessa maggioranza, all’interno della quale sensibilità e posizioni sono certamente diverse.
Intanto, la legge Pratobello è definitivamente affossata. I comitati sembrano evaporati, salvo dichiarazioni d’ordinanza, le tende sotto il consiglio regionale sono state tolte e gli scioperi della fame interrotti. Nonostante sia chiaro che quella legge, in consiglio regionale, non arriverà mai.












