Rifiuti, guerra a distanza tra i sindaci del Cisa di Serramanna: Samassi chiede l’arrivo di un commissario

L’affondo del sindaco di Samassi, Enrico Pusceddu: “”In gioco ci sono il patrimonio di proprietà dei Comuni (impianto di depurazione e di compostaggio) e il destino dei dipendenti del Consorzio e del CISA service srl”


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Continua lo scontro a distanza tra i sindaci dei comuni che fanno parte del Cisa di Serramanna, ente che che si occupa della gestione dei rifiuti. A parlare è Enrico Pusceddu, primo cittadino di Samassi, che, con il sindaco di Serramanna Sergio Murgia, hanno presentato giovedì una richiesta di commissariamento del Consorzio intercomunale. Tra le motivazioni già riportate https://castedduonline.it/consorzio-cisa-i-sindaci-di-samassi-e-serramanna-chiedono-il-commissariamento/ vi sono anche quelle in cui i due sindaci affermano che la carica di presidente dell’assemblea dei soci del consorzio Cisa, ricoperta dal primo cittadino di Sanluri Alberto Urpi, “risulta incompatibile con tale incarico”. “In gioco ci sono il patrimonio di proprietà dei Comuni (impianto di depurazione e di compostaggio) e il destino dei dipendenti del Consorzio e del CISA service srl – afferma Pusceddu – società di proprietà del Consorzio e dei comuni soci. L’unico modo per salvare il salvabile è che arrivi un commissario, un tecnico che si sostituisca agli organi del Consorzio e insieme al liquidatore del Cisa service srl ponga rimedio a una situazione ormai fuori controllo.
La nostra è una denuncia alle Autorità precisa, puntuale e documentata da una relazione tecnica di 30 pagine e con decine di documenti allegati. Tutt’altro che un’azione da “ultras” della politica come sostiene Urpi, forse sarebbe meglio dire da “ultras” della legalità.
Quello si, da Sindaco ho difficoltà a non esserlo. Il presidente dell’Assemblea Alberto Urpi è contemporaneamente: Sindaco di Sanluri e quindi di diritto socio Consorzio Cisa; presidente dell’Assemblea del Consorzio CISA; presidente del Comitato di controllo analogo che verifica e delibera sui conti della società in house Cisa Service srl; capo di gabinetto dell’ass.to all’Industria (ass.to di riferimento per il Consorzio CISA come dimostrano i lavori della rete del gas in cui il CISA, guarda caso, è stazione appaltante per il bacino 27 mentre il suo direttore è il Responsabile unico di procedimento); componente assemblea CISA service SRL;
componente assemblea Villaservice SPA (società concorrente del CISA e quindi, da Statuto CISA, incompatibile).
Come ciò non bastasse, per riuscire a liquidare la società in house Cisa service srl, l’estate scorsa Urpi è stato frettolosamente nominato a sostituire il Presidente del CDA del CISA (che si era dimesso giorni prima) e successivamente nominato anche Presidente dell’assemblea della società Service srl firmando egli stesso gli atti di liquidazione dal notaio in data 04.10.2019.
Per questo il Comune di Samassi ha presentato un ricorso al TAR (si è in attesa di giudizio).
Se poi chi di dovere riuscisse ad accertare che tutto ciò non ha profili di incompatibilità, ne saremo felici per il Sindaco Urpi, a noi rimarrà il giudizio politico sull’opportunità o meno di ricoprire contemporaneamente questi incarichi.
Nulla di tutto questo, io mi infurio quando riscontro continue irregolarità nella Pubblica amministrazione; quando nelle assemblee presiedute da Urpi trovo cartelle vuote, atti mancanti, documenti sostituiti, verbali che raccontano il contrario di quello che si è detto, registrazioni delle assemblee che scompaiono, sedute assembleari con ore di discussione che diventano verbali pubblicati (dopo mesi) senza nessun intervento, richieste di accesso agli atti a cui mai si dà risposta, richieste di convocazione delle assemblee che Urpi si arroga il diritto di non convocare impedendo ai soci di deliberare su temi scottanti e via discorrendo, l’elenco è lungo.
Per questo m’infurio – ribadisce Pusceddu – e per questo motivo, sommato a tutte le altre gravi irregolarità rilevate nella gestione del CISA, abbiamo chiesto il commissariamento del Consorzio”.


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