La Sardegna rischia di ripartire in ritardo considerata la situazione attuale legata alla zona rossa. A Radio Casteddu, Emanuele Frongia, Fipe Confcommercio Sud Sardegna: “Siamo tornati da Roma dove c’è stata una seduta straordinaria, abbiamo fatto un’assemblea in piazza dove erano presenti tutti i delegati della Fipe. Una delegazione è stata accolta dal ministro Giorgetti e la prima cosa che è stata chiesta è una data certa. Sicuramente rimarrà in futuro la definizione delle zone però potrebbe essere che la zona gialla gialla venga cancellata come è accaduto a Pasqua e che forse, in virtù della vaccinazione e di un cambio di scenario, probabilmente anche noi come tutti gli altri potremmo riaprire. Abbiamo questo bonus.
È vero che i calcoli vengono fatti in base ai contagi sul territorio ma è anche vero che siamo tutti legati come dei vasi comunicanti. Si può sperare di aprire quindi. È indubbio che quello che sta avvenendo è il fatto che c’è preoccupazione e non serviva ciò che è accaduto ieri per capirlo: le associazioni di categoria lo dimostrano e i fatti di ieri non possono passare inosservati. Certo è che, comunque, le vaccinazioni stanno davanti. Quello che si denota è che ci sia la possibilità a maggio di una riapertura anche perché i danni economici sono sotto gli occhi di tutti. Si è parlato anche di altri punti per tutto quello che sarà in futuro perché siamo con la faccia piena di lacrime. Dateci una data certa per la riapertura, per questo siamo scesi in piazza”.
Risentite qui l’intervista a Emanuele Frongia del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
e scaricate gratuitamente l’APP di RADIO CASTEDDU











