di Mario Floris- segretario nazionale Uds
Il Governo ha scippato i fondi per lo sviluppo non solo alla Sardegna e alla Città di Cagliari ma a tutte le Regioni e alle Città del Meridione. E’ il risultato di una manovra finanziaria disinvolta e spregiudicata con la quale Renzi e il suo Governo hanno spartito il Fondo per lo sviluppo e la coesione, riducendo la dotazione iniziale complessiva, attraverso diverse destinazioni di risorse, da 54 miliardi e 810 milioni a soli 25 miliardi e 591 milioni per le Regioni e le Città del Meridione, ovvero la metà di quelli originariamente previsti ( 43 miliardi e 848 milioni, cioè l’80%, riservato a tale finalità) dalla legge di stabilità 2014.
Sono dati che rileviamo dalla relazione della Giunta Regionale che ha accompagnato la firma del Patto per lo Sviluppo firmato dal Presidente Pigliaru con il Primo Ministro Renzi, che si accinge adesso a firmare anche il Patto con la Città Metropolitana di Cagliari, al suono di trombe e fanfare. E’ evidente che ci troviamo di fronte ad una vera e propria “patacca”, della quale il Presidente della Regione, la Giunta regionale e l’intera maggioranza hanno piena cognizione e sudditanza rispetto ad un Governo che ha massacrato le Regioni e gli Enti Locali sottraendo in questi ultimi tre anni importanti risorse attraverso il ” patto di solidarietà”.
Che sia una patacca e uno scippo ai danni delle Regioni meridionali e, per quanto ci riguarda direttamente della Sardegna , è sufficiente leggere la relazione del Presidente Pigliaru sopra ricordata che testualmente ricorda che ” la norma ( ovvero la legge di stabilità 2014 ) ha previsto sì l’iscrizione in bilancio di tali risorse ( 43 miliardi e 848 milioni ) ridotte a 38 miliardi 858,35 milioni attraverso diversi interventi legislativi.” il bello, però, deve ancora venire e ce lo chiarisce in maniera non equivoca la relazione più volte richiamata del Presidente Pigliaru, approvata dalla Giunta e dalla maggioranza nella competente Commissione del Consiglio regionale : ” Le risorse sono state iscritte nel Bilancio 2014-2016 nella misura di 50 milioni nel 2014, 500 milioni nel 2015 e un miliardo nel 2016″ ovvero una miseria rispetto all’ammontare complessivo del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020. “La determinazione della quota annuale dell’ulteriore importo di 42 miliardi e 298 milioni è stata invece rinviata alle successive singole leggi di stabilità.” Ma il sigillo dello ” scippo” e della “patacca” che Renzi sta rifilando alla Sardegna, alle Regioni Meridionali e alle Città Metropolitane con la firma dei protocolli, in tutta fretta e prima del Referendum, lo troviamo nel successivo passaggio della relazione della nostra Giunta regionale che recita :” Rispetto agli importi complessivamente autorizzati ( appena 1 miliardo e 550 milioni), sono intervenute alcune disposizioni che hanno utilizzato le risorse del Fondo 2014-2020 a copertura degli oneri da esse stesse recati. Conseguentemente l’ammontare delle risorse destinate allo Sviluppo e Coesione è stato suddiviso in due “tranche” da programmare attraverso due strumenti differenti : 1) Patto per il Mezzogiorno per le Regioni e le Città Metropolitane con una dotazione di 13 miliardi e 423 milioni di euro; 2) Cabina di regia, coordinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con una dotazione di 12 miliardi e 178 milioni di euro.”Questo,dunque, è il ” miracolo ” tutto italiano e tutto sardo, non la moltiplicazione dei pani e dei pesci, ma la sottrazione programmata da parte del Governo di Roma, consenziente la Giunta regionale, della quota più consistente di 43 miliardi 848 milioni originariamente destinata alla Regioni del Meridione ridotti ad appena 13 miliardi e 413 milioni, ovvero appena un terzo del previsto a livello generale, il 3% oggi destinato alla Sardegna. Altro che gridare vittoria come fa il Presidente Pigliaru ! Ci sarebbe da prendere i forconi !!!











