Dopo aver detto e ripetuto che per la scelta del candidato presidente del centrosinistra servono le primarie, l’ex governatore Renato Soru, avendo trovato le porte sbarrate in Sardegna, è volato a Roma per discutere della questione direttamente con Elly Schlein. Dall’incontro, stando a quanto riferiscono fonti molto vicine a Soru, è emerso il via libera della segretaria dem alle primarie in Sardegna, non solo per la scelta del candidato governatore ma anche del candidato sindaco a Cagliari. Nessuna preclusione, insomma, da Schlein, che interviene in una questione già ufficialmente chiusa: Comandini aveva spiegato che, sebbene restino la via preferenziale per la scelta del candidato, il Pd sardo aveva deciso di rinunciare alle primarie per andare incontro alle esigenze degli alleati, che invece preferiscono scegliere il candidato al tavolo di coalizione.
Soru, però, autocandidato e già in campagna elettorale per farsi rieleggere con un suo “progetto per i sardi”, le primarie le voleva a tutti i costi. E ha così deciso di confrontarsi direttamente con la Schlein, peraltro molto vicina a sua figlia Camilla, consigliera comunale del Pd a Cagliari, che della segretaria dem aveva organizzato il viaggio elettorale in Sardegna prima dell’inaspettata vittoria.
La decisione di Soru di scendere in campo ha anche un altro obiettivo, quello di sbarrare la strada a candidati a lui non graditi. E ha l’effetto di sparigliare le carte in un Pd già confuso e in difficoltà.












