Ci eravamo quasi rassegnati a una campagna elettorale noiosa e con giochi già fatti in vista delle elezioni regionali del prossimo febbraio, invece in entrambi gli schieramenti sta succedendo davvero di tutto. Dopo i veleni e le accuse incrociate con spaccatura finale, e ormai insanabile, nel centrosinistra, tocca al centrodestra trovare la quadra. Difficilissimo anche qui: Solinas, in caduta libera in tutti i sondaggi e gli indici di gradimento, punta i piedi per ricandidarsi con l’inevitabile supporto di Salvini, ma gli alleati non ne vogliono sapere. Fratelli d’Italia, dopo l’ultima direzione regionale, ha detto esplicitamente che non ci sono le condizioni per una ricandidatura del presidente sardista: una presa di posizione dura e senza spazi per ripensamenti o fraintendimenti, peraltro con l’accusa di non aver mai convocato un tavolo regionale di coalizione nonostante le continue richieste. Da lì, l’annuncio che ci avrebbe pensato Fratelli d’Italia, come poi ha fatto, con il beneplacito di Forza Italia: il vertice è convocato per venerdì prossimo a Cagliari.
In soccorso di Solinas, completamente isolato dagli alleati, arriva ora il presidente dei 4 mori nonché assessore ai Trasporti, Antonio Moro che, incredibilmente per un partito che fa di sardità e sardismo le sue bandiere, dice che il tavolo regionale non è ancora stato convocato perché Solinas ha preferito aspettare l’esito di quello nazionale e dunque le ricadute sulle segreterie sarde. E accusa i meloniani di aver fatto una convocazione irrituale e poco rispettosa delle procedure, per poi assicurare che da parte di Solinas c’è piena disponibilità alla convocazione della coalizione, parlando della necessità di rispettare la “grammatica istituzionale e politica” e non dicendo se a quella riunione i sardisti ci andranno.
E’ chiaro che il partito sardo d’azione è in forte difficoltà, schiacciato fra il salvagente Lega e il macinatore di voti Fratelli d’Italia. Che alla fine si decida ad andare da solo non è improbabile, anzi: al momento, visti gli sbarramenti incrociati da parte degli alleati, è l’ipotesi più probabile.









