Inflazione da record e prezzi alle stelle in Sardegna, soprattutto a Cagliari e Sassari dove il costo della vita è diventato proibitivo se non insostenibile. Una vera e propria aggressione all’economia delle famiglie e delle imprese, ormai tartassate da un caro vita che rende difficile persino fare la spesa settimanale. Gli aumenti riguardano tutto, spinti dal vento di un’inflazione mai così alta da 30 anni a questa parte, passata dallo 0,8% dell’anno scorso al 6,1% di quest’anno. Ma il 73% dell’aumento dei prezzi, pari a 4,9% punti di inflazione, deriva dai beni energetici, che a febbraio di quest’anno hanno subìto un incremento del 27,4% rispetto allo stesso mese dell’anno appena concluso, passando così dal’1,3% del 2021 a 28,7% del mese in corso.
È dunque un’inflazione da record, passata dallo 0,8% di febbraio 2021 al 6,1% dello stesso mese di quest’anno (quinta posizione in tutta Italia per il maggior incremento dei prezzi, prima la Sicilia con +6,8%), con un incremento netto su base annua pari al 5,3% (decima posizione), dato che non si registrava dal luglio del 1991.
Sono questi alcuni dei dati che emergono dall’analisi di Confartigianato che ha passato al vaglio 230 prodotti. A livello territoriale, l’incremento più alto nell’Isola si registra nella provincia di Sassari con un +5,6%, passata dallo 0,7% di febbraio 2021 al +6,3% dello stesso periodo di quest’anno. Importante anche il dato registrato su Cagliari, con l’inflazione passata dall’1% di febbraio 2021 al 5,6% di quest’anno, per un incremento netto del + 4,6%. La provincia di Olbia-Tempio ha registrato un aumento solo del 2,3%, ma è stato preso in considerazione l’incremento da dicembre 2021 (3,8%) e febbraio 2022 (6,1%).
L’incremento più forte dei prezzi è relativa alle voci relative ad acqua, elettricità, gas e carburante, che hanno registrato una impennata dei prezzi del 27,4% in un anno, passati dall’1,3% al 28,7%. In seconda posizione i trasporti, cresciuti dell’11,3%. Terza posizione per gli alimentari, cresciuti del 4,8%, passati dall’1,2% al 6%, per un incremento del 4,8%. Quarta posizione per i servizi relativi all’istruzione che da un negativo -3,6 del 2021 sono passati a uno 0%, realizzando dunque una crescita del +3,6%.











