Palloni, pettorine e varie attrezzature sportive, portate via dopo avere sfondato ben tre porte del centro comunale sportivo di Flumini di Quartu. Un raid vero e proprio, quello compiuto ai bordi di via dell’Autonomia Regionale. E non è il primo, purtroppo: “I malviventi si sono fatti vivi anche venti giorni fa, sempre rubando le nostre preziose attrezzature”, spiega il presidente della società calcistica, Franco Piludu, che ha già sporto denuncia ai carabinieri. I danni? Sono ingenti: “A partire dalle porte dello spogliatoio e delle altre strutture, tutte di proprietà del Comune e gestite da tanti anni da noi. L’altra volta avevano rubato palloni, stavolta hanno messo a soqquadro ovunque e mancano all’appello pettorine e altro materiale. Hanno sfondato una prima porta abbattendo un vetro”. Le indagini dei militari non si annunciano semplici visto che, stando a quanto trapela, non ci sarebbero telecamere.
“Purtroppo, tra poca sicurezza e isolamento fare sport così è un grosso problema”, ammette Piludu. “Abbiamo parlato più volte con l’amministrazione comunale, anche per tentare di rilanciare ancora di più il campo e l’intera struttura, l’unica così vasta presente in tutta la zona del litorale quartese”. E, in parallelo, spunta un progetto per il restyling di tutta l’area sportiva: “Qui si possono realizzare un campo in erba sintetica, uno da padel, uno da tennis e altri due campi da calcio, a cinque e a sette. Porteremo le carte entro il mese in Comune, abbiamo già avuto un incontro che giudico positivo con l’assessore con delega allo Sport, Antonio Conti. Si tratta di un progetto da 650mila euro, con duecentomila che dovrebbe mettere il Comune e gli altri a fondo perduto. Speriamo di concretizzare tutto per rilanciare lo sport anche a Flumini”.









