Quartucciu – L’orto urbano inizia a prendere forma: al lavoro per preparare il terreno che ospiterà piante e colture di tutti i cittadini. Rita Atzeri: “Nel nostro teatro di terra stiamo delimitando lo spazio scenico che dovrà essere pronto per il 5 settembre, data dell’inaugurazione”. Un’idea nata dall’associazione “Il Crogiuolo” nell’ambito del progetto di teatro a sostegno dei fragili “Mariposa de Cardu”. Aiutare attraverso il teatro le realtà che fanno del supporto ai giovani, agli anziani, ai fragili, ai malati, è lo scopo di “Mariposa de cardu”, una serie di iniziative in memoria dell’insegnante Luisa Atzeri, volontaria e attivista dell’associazione “Oltre le sbarre”. Una metafora, quella tra il teatro e la coltivazione della terra, che potrebbe stonare e invece racchiude valori e principi ben delineati, ispirati all’esplosione dei sentimenti e delle azioni capaci di generare collettività, unione, collaborazione e tanto entusiasmo che sopprimono la stanchezza e la fatica generate dalla mole di lavoro fisico da compiere. “Salvatore Porta ci ha portato per mano, introducendoci al mondo dell’agricoltura sinergica e della permacultura” spiega Rita Atzeri. “Al nostro arrivo con sorpresa abbiamo visto le canne, divelte con la ruspa e assenti due settimane prima, già alte di mezzo metro. La natura riprende sempre il sopravvento. Non ci siamo certo demoralizzati, anzi, con forbici da potare e roncola abbiamo liberato ingresso ed iniziato a tracciare i camminamenti. Lì dove si cammina le canne non ricresceranno e partendo dai camminamenti inizieremo a seminare, così lo spazio preso dalle canne sarà naturalmente occupato dalle colture. Nella giornata di lavoro di oggi abbiamo creato anche i primi biorollo, che delimiteranno il pozzo”. L’orto urbano si evolverà grazie all’agricoltura sinergica “un sistema di agricoltura naturale e una filosofia di vita che prevede la non-azione dell’uomo”. “Una pratica agricola molto rispettosa dell’ambiente che si basa fondamentalmente sul principio del non agire. Secondo questa tecnica, la sinergia tra gli elementi naturali che compongono un orto, un giardino o un terreno agricolo sono in grado di lavorare insieme, e indisturbati, per realizzare un sistema produttivo naturale e a sé bastante. E cioè che riduca al minimo la necessità dell’intervento umano”. Per dirla semplicemente, “si ispira ai perfetti meccanismi di Madre Natura e propone un modo di lavorare la terra e produrre cibo che alteri il meno possibile l’ambiente che la ospita. Un concetto molto lontano dall’agricoltura industriale, ma anche dall’agricoltura biologica. In un sistema sinergico terreno e piante lavorano insieme per creare un suolo fertile in cui coltivare diventi facile. Il perfetto equilibrio prevede un processo in cui nulla venga sprecato né condizionato. Il principio alla base è che la natura sappia provvedere da se a creare le perfette condizioni in cui proliferare, senza bisogno di interventi eccessivi”. Insomma, il progetto de Il Crogiuolo – Fucina Teatro, La Vetreria in memoria di Luisa Atzeri è sempre più verde.











