“Il tracciato della metro, così come è stato delineato, non serve”: dura presa di posizione da parte dei gruppi di minoranza che chiedono, a gran voce, che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pietro Pisu, cambi idea e accolga le proposte mirate a costruire una linea del percorso utile alle esigenze dei cittadini.
Una diatriba che sembra non trovare, per il momento, un punto di incontro ma che andrà avanti poiché sarà formalmente oggetto del prossimo consiglio comunale richiesto dalle parti di opposizione. “Quartucciu nel cuore” e il gruppo “Misto” spiegano che “il tracciato della linea metropolitana come è stato predisposto non serve a Quartucciu perché ha un’unica sosta in una parte del territorio che è scarsamente abitata. Servirebbe solo esclusivamente il centro commerciale e diventerebbe esso stesso un parcheggio di scambio, quindi servirebbe chiaramente un sistema di viabilità su gomma rafforzato. Come si evince anche dei verbali del tavolo tecnico a cui ha partecipato attualmente il sindaco, viene assicurato da nessuno il potenziamento, la predisposizione di una linea su gomma che consenta, per esempio, il passaggio frequente del Pollicino o, comunque, dei mezzi gommati che i cittadini di Quartucciu possano prendere nelle varie parti della città per poter raggiungere la fermata della linea metropolitana alle Vele. Se il comune impegna il proprio territorio e poi si trova a non dover godere di un’opera infrastrutturale così importante, questa è assolutamente inopportuna, nel senso che quando si tratta di realizzare un’infrastruttura così importante, che è un aggravio sia in termini di utilizzo del suolo, di impatto paesaggistico e ambientale, allora le prime valutazioni che si devono fare sono proprio i costi e i benefici. La logica è quella certamente non di fermarsi alle Vele ma di servire l’abitato in buona maniera. Abbiamo chiesto il consiglio comunale perché, trattandosi di un’opera infrastrutturale così importante che comunque determinerà una trasformazione decisiva del nostro territorio sacrificando, appunto, anche parte del nostro suolo e incidendo profondamente sulle scelte di pianificazione urbanistica futura, è rappresentativo di tutta la comunità. Noi in questo momento non abbiamo definito un percorso proprio perché è necessario che venga valutato in sede di consiglio comunale dove poter esporre quelle che sono le esigenze dei cittadini”.
È un’opportunità da non perdere e irripetibile “perché condiziona fortemente la vita dei nostri concittadini”.
Quartucciu nasce come comunità autonoma nel 1983 e inizia a pianificare il proprio territorio: a Cagliari i costi delle case sono elevatissimi, quindi la maggior parte dei cagliaritani si trasferisce a Quartucciu. Intorno agli anni 2000 è il boom per il territorio: i nuovi abitanti sperano che anche i servizi che Cagliari offre siano gli stessi del comune dell’hinterland. Tanti anche gli studenti che frequentano gli istituti fuori dal territorio e che, tutt’oggi, riscontrano problemi a raggiungere autonomamente le scuole superiori anche per la situazione caotica di viale Marconi. “C’è la necessità di affrontare in maniera importante un piano infrastrutturale e crediamo che sulla linea metropolitana ci dobbiamo soffermare ma in termini di servizio ai nostri concittadini e non disservimento ad altri comuni, perché, così come è stato predisposto attualmente il tracciato della linea metropolitana, serve sicuramente al comune di Quartu ma non in maniera sufficiente al comune di Quartucciu”.