Tutti in viaggio per sentirsi meno soli grazie al progetto di coesione sociale patrocinato dall’ amministrazione comunale e dall’assessorato alle politiche sociali e generazionali e sostenuto dall’associazione Anteas: una iniziativa che ha lo scopo di coinvolgere anziani e persone in difficoltà in laboratori e progetti inclusivi per combattere un difficile momento che si attraversa.
Operativo già da diversi mesi, settimana dopo settimana decine di persone hanno aderito al progetto, trovando momenti di svago e di socializzazione in modo tale da rendere attiva la vita monotona e solitaria che li caratterizzava. Sostegno importante è quello donato dalla squadra Anteas di Quartu Sant’Elena che, in poco tempo, è riuscita ad affermarsi come una delle associazioni più attive della città. Il viaggio alla scoperta di luoghi caratteristici del territorio sardo è solo l’ultimo dei tanti appuntamenti che coinvolgono i partecipanti:
l’itinerario prevede il ritrovo presso via San Benedetto in alle 8.30 per partire alla volta di Samugheo “e con la guida visiteremo il museo regionale arte tessile sarda
“Murtas”. Terminata la visita ci dirigeremo a Laconi dove ci aspetta un ottimo ristoro presso l’Oasi Francescana e proseguendo troveremo le guide pronte ad aspettarci presso il Menhir di Sardegna, reperti del territorio e sale delle carte da parati francesi, il Palazzo Aymerich e museo della statuaria preistorica e la casa di Sant’Ignazio.
Alle 17 terminiamo la nostra magica escursione e ci avvieremo verso casa”.
Anteas Quartu Sant’Elena contribuisce all’evento, che si terrà l’11 febbraio, sostenendo una parte dei costi. Il progetto inclusivo terminerà proprio a febbraio e i partecipanti “sono veramente dispiaciuti poiché hanno trovato un modo per vivere momenti sereni e spensierati grazie alle attività proposte. Tra queste, i laboratori di cucina, meravigliosi soprattutto nel vedere i loro sorrisi, il loro orgoglio nel presentare le pizze pronte e nel vedere uscire dal forno la teglia con il loro nome.
Ecco, noi siamo nate proprio per questo, per condividere gioia e sorrisi, per contrastare il male lasciato dalla pandemia: la solitudine, per offrire una mano a chi è in difficoltà” spiega il team di Anteas.












