È stato fatale un salto di corsia, l’avere superato la striscia posizionata a metà del viale Leonardo da Vinci, per il maresciallo Maximiliano Vinchesi, morto nell’impatto con un’automobile in arrivo dalla direzione opposta. È quanto hanno stabilito le indagini svolte dalla polizia Locale di Quartu, con tanto di dettagliato rapporto inviato in Procura, dove è stato aperto un fascicolo per omicidio stradale. Il sassarino e centauro, probabilmente dopo un sorpasso, non ha subito ripreso la giusta carreggiata ed è andato ad impattare violentemente contro la Citroen guidata da un uomo, tra via Mar Egeo e il ristorante pizzeria Clipper, che ha riportato qualche ferita e contusione ma che, fortunatamente, non si trova in pericolo di vita. Moto e auto sono ancora sotto sequestro, in attesa di possibili ulteriori verifiche. Intanto, tra i tanti parenti e amici di Vinchesi regnano rassegnazione mista a disperazione. A pochi interessa sapere della dinamica dell’incidente, qualunque sia non servirà per fare riaprire gli occhi al militare della Brigata Sassari.
Domani pomeriggio, alle 15, il funerale nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, a Flumini di Quartu: “Ci sarà un picchetto d’onore della Brigata Sassari, mio fratello era pluridecorato”, dice, con la voce rotta dalla commozione, uno dei fratelli, Mirko: “Per me è stato un mentore, la persona più importante che potessi conoscere, ho avuto la fortuna di averlo come fratello e, come me, lo pensano tutti quelli che ora si stanno stringendo al nostro dolore. Era dolce e forte, un pilastro per tante persone. È morto facendo quello che amava e che gli piaceva, all’insegna dello svago e della spensieratezza”. Il riferimento è alle moto e ai motori: “Stiamo cercando di farci forza e, personalmente, sto gestendo tutto ciò che posso per conto dei miei genitori. Sia andata in un modo o nell’altro, la dinamica dell’incidente non consentirà comunque di restituirci il nostro Maximiliano”.












