Rissa e colpi in una delle ultime serate notturne del Colibrì, locale sul mare di Quartu Sant’Elena. È successo tra venerdì e sabato. Un gruppo di persone, tutte residenti a Goni, raccontano di essersela vista davvero brutta. Ci sono referti medici, indagini già in corso da parte dei carabinieri della stazione quartese e, presto, potrebbero entrare in scena anche gli avvocati. A raccontare cosa sarebbe capitato lo scorso weekend è uno dei feriti, D.M., 43 anni, fogli dell’ospedale tra le mani: “Stavamo festeggiando l’addio al celibato di un compaesano e avevamo prenotato un tavolo al Colibrì, pagando 700 euro. All’improvviso, mentre uno del gruppo stava festeggiando con il ghiaccio del secchiello, tre buttafuori sono arrivati al tavolo per prenderlo e portarlo fuori”. E a quel punto sarebbe scoppiato un parapiglia: “Un altro ragazzo del gruppo si è beccato un pugno alla testa, io alla faccia e alla schiena. Ho rimediato venti giorni di cure per, anche, un trauma cranico. Siamo stati in sei, su 24, a dover ricorrere alle cure del pronto soccorso. Uno dei nostri è ancora al Brotzu con una mascella fratturata”. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, le indagini vanno avanti. “Mi sono già rivolto al mio avvocato perchè voglio giustizia, è assurdo che un gruppo di persone vengano picchiate senza motivo”.
Per il Colibrì parla il titolare, Stefano Versace: “Non è successo niente di più e niente di meno di ciò che può capitare durante le serate notturne. Il pestaggio vero e proprio è venuto fuori, prima i nostri buttafuori hanno portato fuori le persone del gruppo che stavano creando disturbo. Mi auguro, come per i pestaggi avvenuti in altri locali e fuori da altri locali del lungomare di Quartu, di non subire conseguenze pesanti con chiusure nel mese di agosto, sarebbero mortali per i miei dipendenti e per la mia società. No a due pesi e due misure”.










