I giorni passano, e c’è tempo sino a fine mese per regolarizzare l’eventuale possesso di uno o più passi carrabili a Quartu Sant’Elena. L’avviso del Comune è dello scorso ventotto settembre: chi ha ottenuto l’autorizzazione comunale riceverà a casa un pre-avviso di pagamento della società incaricata, l’Abaco Spa. Chi invece, non ha l’autorizzazione, deve provvedere a regolarizzare tutto. In caso contrario, la multa è assicurata. E le polemiche non si sono fatte attendere. Il motivo? La richiesta stessa di un pagamento che, da anni, non veniva più chiesto dall’amministrazione comunale. Nicola Obino, 64 anni, pensionato, un passato da funzionario nell’Enel, vive in via Marghine, nella zona di Costa di Sopra: “Abito qui dal 2001, anno in cui ho acquistato la casa. Ho un cancello e un giardino dove posso lasciare la mia automobile. Mai nessuno aveva chiesto di regolarizzare il passo carrabile, e nella mia stessa condizione ci sono anche gli altri abitanti della zona. Nessuno, infatti, ha il cartello di divieto di sosta con rimozione”, spiega. Il pensionato ha fatto due calcoli: “La tassa costa cinquanta euro, soldi ai quali vanno aggiunti le marche da bollo. Inoltre, ho dovuto contattare un geometra che dovrà fare una planimetria. Vorrà almeno cento euro, quindi si arriva rapidamente a un totale di duecento euro da dover sborsare”.
“Nelle abitazioni della lottizzazione che si trova vicino al litorale non sono mai comparsi cartelli”, prosegue Obino. “Tra la documentazione da allegare alla richiesta telematica c’è anche, obbligatoria, la planimetria dell’area interessata dell’occupazione del suolo pubblico, che ovviamente devo richiedere a un professionista in quanto non ho alcuna dimestichezza con i software di disegno tecnico né, tanto meno, conosco le caratteristiche che tale elaborato deve possedere”. Tutte mosse utili, però, per evitare di dover pagare una multa.










