Quartu, Milia: “Sì all’election day a settembre. La Regione non sprechi 9 milioni”

“Rinunciare al voto a settembre sarebbe incomprensibile. L’Election Day sarebbe interamente a carico del Ministero. In questo modo invece, sarà la Sardegna a farsi carico delle spese per le amministrative”. C’è anche il problema dell’interruzione delle lezioni a scuola


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Dopo la presa di posizione di Graziano Milia  a favore dell’ Election Day si è aperto il dibattito politico e quello all’interno della società civile sull’opportunità di accorpare in un’unica tornata a settembre tutti gli appuntamenti elettorali, compreso quello delle amministrative che coinvolgono 160 comuni sardi.

Si cerca di scongiurare lo spreco di nove milioni di euro e per evitare “gli enormi disagi che deriverebbero dalla ripetuta interruzione dell’attività scolastica e dalla doppia o tripla sanificazione delle aule, a seconda che si vada o meno al ballottaggio”.

Dalla sua pagina ufficiale Graziano Milia lancia un appello al Presidente della giunta regionale Solinas, per chiedergli di ripensarci e di aderire, in un momento tanto delicato per l’economia isolana, alla soluzione migliore per i cittadini sardi: si all’ accorpamento del voto al 20 settembre. L’appello è corredato da un video: “Non buttiamo 9 milioni di euro. Si all’ Election Day il 20 settembre”

APPELLO PER IL SI ALL’ELECTION DAY

“La Sardegna non aderirà all’Election day del 20 settembre. Discostandosi dalle indicazioni del Governo nazionale, la Giunta guidata dal Presidente Christian Solinas ha deciso di posticipare le consultazioni amministrative che nell’isola coinvolgono 160 comuni, scaricando sulle spalle dei cittadini i costi del mancato accorpamento del voto e aumentando i disagi per tutti. I sardi saranno chiamati alle urne almeno due volte: a settembre, come in tutto il resto del paese, per esprimersi sulle elezioni suppletive e sul referendum confermativo per il taglio dei parlamentari, ed un mese dopo per il primo turno delle amministrative. In caso di ballottaggio, si tornerebbe a votare anche una terza volta.

Una scelta davvero incomprensibile, se si considera che con l’Election Day in un’unica data il costo delle consultazioni sarebbe interamente a carico del Ministero dell’Interno. In questo modo invece, sarà la Sardegna a farsi carico delle spese per le amministrative, per un ammontare di nove milioni di euro. In un momento tanto complesso e delicato per la nostra isola, messa a dura prova dall’emergenza dei mesi appena trascorsi, si impone una riflessione seria sull’opportunità di utilizzare in questo modo risorse che potrebbero essere meglio destinate nell’interesse della collettività.
A queste considerazioni si aggiungono quelle legate al rischio sanitario e alla garanzia della continuità scolastica, che verrebbe ancora una volta messa a dura prova dall’interruzione delle lezioni a distanza ravvicinata per due o tre giornate a seconda dei casi. Motivi di merito e di opportunità avrebbero suggerito anche di tenere in maggior considerazione le indicazioni fornite dal Comitato tecnico-scientifico nazionale, che non a caso suggeriva di svolgere le consultazioni elettorali prima della riapertura delle scuole.
Per tutti i motivi sopra rappresentati, le scelte dell’esecutivo regionale, se confermate, determinerebbero un grave pregiudizio all’interesse dei cittadini sardi. Per questo ci schieriamo convintamente a favore dell’Election day il 20 di settembre e chiediamo al Presidente Solinas di accorpare le elezioni amministrative alle altre consultazioni che si terranno in quella data”.


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