SINNAI – Da agosto attende un microinfusore insulinico prescritto dal diabetologo, ma dall’ASL di Quartu Sant’Elena non è ancora arrivato nulla. È la storia di Camilla Fattori, 29 anni, che dopo la diagnosi di diabete ha richiesto il dispositivo Tandem t:slim X2, definito dal medico “assolutamente indicato” e già utilizzato anche in pazienti molto giovani.
Quando presenta la domanda all’ufficio protesico di via Turati però, riceve una risposta inattesa: “Fondi terminati“. Una motivazione che l’associazione Diabete Zero, da lei contattata, definisce poco chiara.
Secondo quanto racconta Camilla, il funzionario dell’ASL le avrebbe inoltre proposto insistentemente un altro tipo di microinfusore, senza catetere, consegnabile “in una settimana”, nonostante non fosse ciò che il medico aveva prescritto: «È un modello nuovo, se si stacca va buttato tutto e non vedo se eroga bene l’insulina».
Anche il diabetologo, il dottor Mastino, è rimasto sorpreso dalla latenza che sta risultando necessaria per l’approvvigionamento del microinfusore.
L’associazione riferisce anche che, dopo aver interpellato l’assessore regionale alla sanità, sarebbe arrivata una risposta dall’ASL secondo cui “la paziente era già a posto” circostanza che Camilla smentisce categoricamente: «Non ho nulla. Da agosto sono in attesa e mi dicono che forse se ne parlerà nel 2026 ma non prima dell’estate, parliamo praticamente di un anno dal giorno della richiesta».
La giovane teme che altri pazienti possano trovarsi nella stessa situazione: «Il microinfusore è un dispositivo salvavita. Non è normale dover lottare così per ottenere ciò che un medico ha prescritto. Lo dico per me e per tutti gli altri».













